di Marco Brunacci
PERUGIA – Il raddoppio della Perugia-Ancona, pronti si accelera. Due gallerie e due viadotti da costruire, ma a un ritmo finalmente più che accettabile. Il nuovo slancio, con la possibilità di vedere il cantiere di Valfabbrica non più come un (brutto) elemento del paesaggio, porta in Umbria il ministro alle infrastrutture Salvini. La visita è prevista per i giorni successivi al 13 marzo, quando si terrà un nuovo incontro a Roma di approfondimento tecnico.
L’assessore Melasecche non molla di un palmo, c’è da giurare stavolta che i tempi non saranno quelli del Pleistocene.
Ma l’onda lunga dell’incontro a Roma sulle infrastrutture tra Tesei e Melasecche e il ministro Salvini, con tutti i suoi tecnici ai lati, ha portato già nel sacco dell’Umbria due risultati, dati per acquisti anche se mancano ancora i timbri dei burocrati:
1.Il Nodo di Perugia sarà inserito nel Contratto di programma che è in via di revisione ed è lo strumento per finanziare questo tipo di opere. A garanzia del risultato finale c’è l’inserimento del progetto nell’attuale Def (Documento di economia e finanza del governo).
2.La convocazione del tavolo tecnico della Media Etruria, per stabilire finalmente dove verrà realizzata la nuova stazione ferroviaria che dovrebbe finalmente collegare all’Umbria l’Alta velocità. L’Umbria tifa per una soluzione ai piedi Bettolle, in cima al raccordo che collega l’autostrada del sole a Perugia.