NARNI (Terni) – Il Teatro Manini di Narni ospita il debutto di “Rumore di fondo”. Un elogio alla speranza. Un racconto di orfani speciali: orfani di femminicidio. Bambini privati dell’amore primordiale. Uno spettacolo di Nadia Baldi con Gea Martire, Antonella Ippolito, e la straordinaria partecipazione di Carmine Ammirati nei panni del figlio di una donna uccisa dopo ventitré denunce. «Questo non può chiamarsi femminicidio questo può chiamarsi omicidio di Stato». In scena al Manini giovedì 9 marzo alle ore 21, “Rumore di Fondo” nasce dall’incontro artistico tra le visioni musicali di Ivo Parlati e il mondo creativo di Nadia Baldi, in cui la musica è pensata come un racconto evocativo di risonanze emotive che attraversano il “non-me”, una realtà non reale che cammina verso quel flebile confine chiamato speranza. La speranza, quella spinta vitale tipica dei bambini che, scacciando quel drammatico “rumore di fondo”, sfocia in un antidoto vivace di dolce rinascita.

