R.P.
UMBERTIDE (Perugia) – Pierantonio da giovedì sera è un paese fantasma. I numeri sono drammatici: il 90% delle case della frazione sono lesionate. La quasi totalità degli esercizi commerciali è stato chiuso. Oltre 500 sono le persone che non hanno un tetto sopra la loro testa.
Nel centro si vedono solo i vigili del fuoco e i tecnici della protezione civile al lavoro per i controlli all’interno di abitazioni private. Le testimonianze raccolte dopo le terribili scosse che hanno gettato nello sconforto una intera comunità fanno emergere tutta la preoccupazione dei pierantoniesi che vedono un futuro nero per il proprio “paesello”.
I danni al momento non sono quantificabili. Nessuna cifra in questo istante può dare un senso al dramma di una intera popolazione. L’unica cosa percettibile è la disperazione della gente che ha visto perdere in pochi istanti hanno perso la casa e il lavoro.
A RISCHIO LA TENUTA SOCIALE ED ECONOMICA
Come ha spiegato il vicesindaco Annalisa Mierla a margine della conferenza di domenica si teme per la tenuta sociale ed economica di Pierantonio: «I capannoni delle grandi aziende sembrano intatti e hanno continuato a lavorare. Il problema è la vita del paese che si svolgeva lungo la via Leonardo da Vinci, la strada principale di Pierantonio. Il 90% delle attività è chiuso. Il 90% delle case è lesionato».
APPELLO A MUSUMECI
Da Mierla è arrivato anche un appello al ministro per la protezione civile del Governo Meloni, Nello Musumeci, a recarsi sui luoghi del sisma: «Un terremoto non può essere valutato dalla magnitudo. Noi non molleremo fino a quando il governo non proclamerà lo stato di emergenza. Lavoriamo su due fronti: stiamo gestendo l’emergenza e pensiamo al dopo. Questi due fronti devono viaggiare velocissimi e paralleli. A tutti gli abitanti di Pierantonio devono essere aiutati. Faccio un appello: chiedo al ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci di venire a Umbertide. C’è una emergenza, non dichiarata ma esistente. Gli chiedo di venire qui a parlare con noi e di prendersi in carico questa situazione ringraziandolo per il lavoro che i suoi volontari e i suoi dirigenti stanno facendo».
IL REPORT
Il Comune di Umbertide ha diramato un aggiornamento relativo ai numeri del post terremoto. Il totale delle domande presentate per le richieste di sopralluogo alle case lesionate ammonta a 321. I tecnici della protezione civile regionale hanno effettuato 82 sopralluoghi. Le inagibilità accertate sono 33. Il totale degli sfollati in base alle inagibilità dichiarate sono 150.
NUOVE SCOSSE
Nella serata del 13 marzo i sismografi dell’Ingv hanno registrato tre scosse a distanza molto ravvicinata (alle 19.41, alle 19.45 e alle 19.48) con magnitudo 2.2, 2.7 e 1.4. L’epicentro è stato individuato nel territorio di Città di Castello, nei pressi della frazione di Fraccano. Nessun danno a persone ed edifici è stato rilevato. Solo la paura e il terrore di rimpiombare nei terribili istanti del 9 marzo.