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Ultim’ora centrosinistra/M5s propone un contratto per candidati unitari alla coalizione per il 2023, 2024 e per la Regione

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Colpo di scena nell’incontro di Terni. De Luca consegna due foglietti con l’impegno da sottoscrivere ai leader alleati. Bori aveva appena chiesto unità proponendo per Terni, Corciano e Umbertide le primarie o un sondaggio-verità al quale attenersi

di Marco Brunacci

PERUGIA – Ultim’ora con colpo di scena. Compare all’improvviso un contratto di coalizione proposto dai Cinquestelle per le prossime elezioni comunali, per quelle del prossimo anno e per la Regione.
Possibile? In una Terni che al momento vede, alternativi al centrodestra, diversi candidati in campo (Kenny, Pd Sinistra italiana e Art.1, Fiorelli, M5s, Cianfoni, civici, Rizzo, Terzo polo) scoppia la bomba. Quale forza reale abbia si vedrà poi…

La riunione regionale tra i partiti era iniziata con il segretario socialista Novelli, premio Nobel della Buona volontà, che faceva il suo onesto fervorino sulla necessità di fermare il centrodestra in Umbria rimanendo uniti, prima di dare la parola ai vari partiti, presenti i livelli regionali.
Tutto calmo, finché non arriva il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori, che per animare la riunione un po’ del suo ce lo mette. Eccolo che si ributta nella mischia, contro coloro (i ternani?) che vogliono fare da soli, Ma sembra anche disposto, in nome dell’unità del centrosinistra e oltre, a sacrificare gli umbertidese che pensavano di aver chiuso su Anniboletti. Dice: «Nei Comuni sotto quindicimila abitanti abbiamo trovato una sintesi di tutte le forze che si oppongono al centrodestra, proviamo anche nei tre sopra i 15 mila». Quindi Umbertide, Corciano ma soprattutto Terni.
Quale strada intraprendere? Sostiene Bori: «O si fanno subito le primarie o, altrettanto subito, si fa un sondaggio e ci si confronta sulla situazione così come viene descritta dai sondaggisti. Alla fine si prende una decisione unitaria partendo dai dati».

Non fa in tempo a finire che se ne esce l’intrepido Thomas De Luca, uno che ormai non lo fermi più. Che fa? Consegna un paio di foglietti scritti bene. Cos’è? Un contratto vero e proprio che lega la coalizione di centrosinistra e delle forze alternative al centrodestra a proporre e sostenere candidati unitari nel 2023 (Terni in primis), nel 2024, ma soprattutto a inizio 2025 quando si voterà per la Regione.
Il colpo di scena è servito. De Luca di sicuro si sta godendo l’effetto ancora adesso. Vagli a dire che somiglia a un roba che aveva già fatto Berlusconi. Perché se vince diventa un leader politico dell’Umbria prossima ventura. Se perde potrà sempre dare la colpa ai ternani.

pocaforza

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