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Un coloring book sul Perugino: l’idea di Francesco, dottorando dell’Università di Perugia

L’ingegnere Cotana: «Perché amo Pietro Vannucci? Per la sua capacità di rendere liriche e sognanti le sue rappresentazioni sacre con maestria e delicatezza». Ecco di cosa si tratta

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Che il Perugino avesse conquistato tutto e tutti si era già capito. Dall’aver registrato numeri importanti di presenze nei primissimi giorni dall’inaugurazione della mostra a lui dedicata alla Galleria Nazionale dell’Umbria, alle varie iniziative in suo onore che si stanno susseguendo nel tempo. Dalla creazione del podcast firmato Chora Media, all’autobus “del Perugino” dove i bambini dell’Umbria salgono per andare a visitare la mostra. A festeggiare i 500 anni dalla sua morte, però, ci ha pensato anche Francesco Cotana, dottorando in ingegneria dell’Università degli studi di Perugia, amante dell’arte, della storia e della cultura ma soprattutto del pittore del Rinascimento.

La novità è il coloring book – da lui ideato e realizzato – sul Perugino ed edito da Morlacchi Editore, che fa tornare indietro nel tempo, «in un viaggio nelle dolci atmosfere dei dipinti di Pietro Vannucci», come si legge nella quarta di copertina. «Volevo trovare l’opzione migliore per presentare il Perugino – racconta Francesco ai microfoni di Umbria7 – volevo qualcosa di differente dal libro accademico». E così, l’intuizione di un book con un formato classico, A4, accessibile a tutti, e che potesse racchiudere pillole di storia unite alla riscoperta dei colori e dei segreti nascosti dietro le opere più famose.

Sono 16 tavole tutte da colorare, per imparare divertendosi. O raccogliendo i consigli che avrebbe dato il Divin Pittore, o dando libero sfogo alla creatività. «Il book ha una struttura tripartita – spiega Francesco – la prima è principalmente testuale. C’è il racconto della sua vita, della sua figura, della pittura a cavallo tra Medioevo e Rinascimento e le innovazioni che porta. Poi si inizia a dipingere». Da qui la sezione dei disegni, disegni che Francesco ha riportato in modo ragionato: «Dietro, c’è un’operazione critica. Ho selezionato solo determinate opere, ho creato degli zoom e ho cercato di tradurre i chiaroscuri con lo spessore delle linee. Ho studiato quali parti delle sue opere includere, quali sintetizzare e quali tagliare». E quindi ecco le pensose Madonne, i santi aggraziati, i simpatici angioletti e i paesaggi lontani che riflettono i colli umbri. Poi, la scelta di voler inserire la storia romantica da cui anche il Perugino non ha avuto scampo: «Un paragrafo è dedicato ovviamente anche alla moglie, considerata da alcuni critici, la sua musa ispiratrice. C’è anche un gioco all’interno del libro, al termine del quale viene svelato il nome della sua amata». L’ultima sezione: «È dedicata all’approfondimento». E poi, la chicca della rilegatura del libro, fatta a mano: «Sono contento di aver completato un oggetto artigianale con un ulteriore artigianalità».

Al momento Francesco si trova a New York per terminare il suo dottorato in Storia dell’architettura e rappresentazione dell’architettura. Il libro, invece, è già in vendita, in libreria e online in formato e-book. «Ho sempre amato il Perugino e avevo voglia di partecipare alle celebrazioni del 2023 – racconta Francesco – da sempre è considerato sdolcinato, ma per me il suo fascino lo ha proprio per questo. Per la capacità di rendere liriche e sognanti le sue rappresentazioni sacre con maestria e delicatezza».

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