ORVIETO (TR) – Un “alt” poco gradito. Un controllo dei Carabinieri finto in un parapiglia. Venerdì sera in località Fanello (Orvieto) una pattuglia dei carabinieri ha incrociato un’auto che procedeva in direzione opposta, alla cui guida c’era un uomo a cui i militari avevano ritirato la patente poche settimane prima. Quindi l’inversione di marcia dei carabinieri e l’inseguimento. Nonostante gli inviti a fermarsi, l’automobilista non solo non rallentava ma cercava di seminarli. Ad un certo punto però accosta la vettura, scende e fugge via a piedi. Dal veicolo escono altri due passeggeri, un uomo e una donna, che i militari controllato al pari della vettura. Secondo quanto riferito dal Comando provinciale dei carabinieri di Terni, la donna si sarebbe mostrata da subito ostile, bersagliando i militari con volgarità e minacce. Ad un certo punto – è la ricostruzione – il conducente dell’auto è tornato sulla scena, sbucando da una siepe e aggredendo i carabinieri, uno dei quali è stato anche colpito al volto da una gomitata. Ne è nato un parapiglia fatto di botte, insulti, minacce a cui anche la donna ha iniziato a partecipare: secondo quanto riportato, ha iniziato a prendere a calci i carabinieri che nel frattempo stavano tentando di bloccare l’aggressore.
Di lì a poco la centrale operativa del 112 di Orvieto ha mandato rinforzi che hanno consentito di bloccare i due che, dopo i controlli medici di routine, sono stati arrestati in flagrante per minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’udienza di convalida si è tenuta sabato in tribunale, a Terni.