Franco Zaffini spiega, ai microfoni di Pasquale Punzi, cosa è successo di speciale venerdì scorso per la candidatura a sindaco di Terni del centrodestra e il perché è successo. A beneficio di tutti ma in particolare del segretario della Lega, Caparvi.
«La città ci chiede un cambiamento, cambiamento nella continuità e, noi, come primo partito della coalizione abbiamo preso la responsabilità di offrire la candidatura dell’attuale assessore al bilancio Orlando Masselli a sindaco. Confidiamo che – come abbiamo fatto noi quando non eravamo il primo partito della coalizione – il resto della coalizione accetti la nostra proposta e ci segua».
Opinioni diverse in Fratelli d’Italia?
«Quando una decisione è presa, anche se ci fossero sensibilità diverse, come può capitare in un grande partito, si va insieme. La candidatura di Masselli è l’offerta alla coalizione di Fratelli d’Italia».
D’accordo anche col sottosegretario Prisco?
«Prisco, per me è una persona di famiglia, al di là della politica, è completamente d’accordo sulla scelta condivisa con gli organi di partito».
Perché Latini non poteva restare?
«Nelle ultime settimane, forse qualche mese, il sindaco Latini, probabilmente anche per qualche errore commesso, si è trovato al centro di turbolenze sia all’interno del suo partito, sia nella coalizione, sia nella città. Città che ci chiede più sprint nel governo e nelle decisioni da prendere e per questo abbiamo messo a disposizione la candidatura di Masselli, che è da considerare assolutamente vincente».