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Gli 80 anni di Barbara Alberti: «Sono sempre stata libera». E arriva anche il nuovo libro

Intervista nel giorno del suo compleanno alla scrittrice e sceneggiatrice nata a Umbertide

Barbara Alberti (foto da Vivileggendo)
AL.MIN.

UMBERTIDE (Perugia) – Barbara Alberti compie 80 anni, viva Barbara Alberti. La scrittrice, sceneggiatrice, giornalista, autrice, impegnata da sempre nelle battaglie delle donne, uno dei nomi più famosi della cultura italiana e dei volti più noti del piccolo schermo, ha tagliato il traguardo delle otto decadi.

Barbara è infatti nata l’11 aprile 1943 a Umbertide, luogo che le è sempre rimasto nel cuore e che spesse volte è stato citato nei suoi libri o è stato da lei enunciato nel corso di qualche programma televisivo.

La chiamiamo a metà pomeriggio del giorno del suo compleanno. Il telefono comincia a squillare. Gli interrogativi si fanno sempre più fitti a ogni squillo. Primo trillo: “Ma che fai? Chiami Barbara Alberti il giorno del suo compleanno? Chissà che farà e con chi starà?”. Secondo trillo: “Sarà a qualche celebrazione in televisione. Stacca, su!”. Terzo trillo: “Vista l’ora, se è al ristorante, sarà al caffè”. Al quarto trillo: cambia l’atmosfera, la suspense si taglia con la sciabola, silenzio tombale, fermi tutti!

«Pronto chi parla?»: è lei, è Barbara Alberti che ci risponde. Non è al ristorante, non è in televisione ma è tutta tranquilla a Roma, a casa sua, che sta lavorando al suo nuovo libro. Fatti gli auguri di rito rompiamo il ghiaccio ricordandole il gran casino che ha fatto i giorni addietro con la battuta della carbonara inventata Umbertide.

Risata fragorosa e via, Barbara diventa un fiume in piena con la schiettezza, la sincerità e la libertà sue di sempre: «Con il mondo consumista si censura la morte – ci dice Alberti – Ragazzi, esiste come ben sappiamo, non possiamo fare finta. Da una parte sono contenta di essere arrivata a 80 anni. E’ una età un cui vorresti vivere per sempre ma speri di non vivere troppo a lungo. Fa ridere il fatto che non avevo mai pensato di arrivare a 80 anni perché non mi sono mai riguardata. Sono almeno venti anni che impedisco a quelli di casa mia di farmi gli auguri. Ma che me li fate a fare? Per dire che un altro pezzo è fatto? Riceverli, comunque, mi fa sempre piacere».

La libertà, come elisir di lunga vita: «Ho avuto la fortuna di essere vissuta in un Paese come l’Italia, con tutti i suoi limiti, democratico, per cui ho sempre scritto e fatto quello che volevo – racconta Barbara – Questa è una gran gioia. Come un falegname che sa di fare il suo mestiere, io sapevo di scrivere e questo ho fatto tutta la mia vita».

Sempre libera: «L’unico vero trionfo della mia vita – dice la scrittrice – è che vedo chi mi pare. In casa mia non abbiamo mai avuto amicizie segnate. Siamo sempre stati liberi con i nostri amici, con le persone a cui volevamo bene e ci divertivamo. E’ un patrimonio che ho messo da parte, una bella libertà».

Di mettersi a riposo, nemmeno a pensarlo: «Sto preparando un libro nuovo, contro il femminismo per bene. Non si possono censurare le parole, non si può censurare tutto. Le donne devono essere libere e non deve essere creata una nuova schiavitù».

Spoiler totale (con il beneplacito dell’autrice): il nuovo libro che Barbara Alberti sta ultimando proprio in questi giorni si intitola “Tremate, tremate, le streghe son tornate” e uscirà nelle librerie il 12 maggio.

Che dire? Solo e semplicemente: auguri, Barbara.

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