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La casa di riposo si trasforma in un salone di bellezza, messa in piega e manicure per le ospiti una volta a settimana

La bella iniziativa che vede protagonisti gli aspiranti parrucchieri della “Bufalini” di Città di Castello. Fra le prime “modelle” del nuovo servizio la 101enne signora Ada

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Unire la formazione professionale all’aiuto verso i più fragili. Messe in piega, manicure, barba e capelli per gli anziani. Dalla scuola alla casa di riposo per svolgere le lezioni pratiche del corso per operatore del benessere e regalare un sorriso agli anziani ospiti della residenza “Muzi Betti”. Un vero e proprio salone di bellezza allestito, in tutta sicurezza, nei locali della residenza protetta tifernate appositamente dedicati a questa originale iniziativa, fra le poche in Italia in tale modalità. 

Sara, Cela, Sofia, Katia e Matilde, cinque dei tredici allievi in totale iscritti al progetto di impresa simulato denominato “maquillage”, che rientra nel corso di formazione professionale per operatore del benessere organizzati dall’Asp “Bufalini” di Città di Castello, vestite di tutto punto con grembiule d’ordinanza, attrezzi del mestiere, accompagnate dai docenti, Daniela Morganti per l’estetica, Monica Rossi ed Emanuele Mori per l’acconciatura, visibilmente emozionate, ma felici, hanno iniziato oggi questo inedito percorso pratico di esercitazioni su modelle e modelli straordinari, unici, che gli regaleranno per tutta la vita ricordi indelebili. 

Ada,101 anni ben portati, Franca, Rina, Patrizia ed altre ospiti della struttura si sono sottoposte ben volentieri alle sedute di “maquillage”, un’occasione imperdibile che le ha riportate indietro negli anni alla vita di tutti i giorni e al settimanale appuntamento con la parrucchiera di fiducia.

Ogni settimana, con un calendario concordato con la struttura, ogni venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 fino alla metà di luglio, le allieve e gli allievi del primo anno del corso professionale per operatore del benessere, saranno coinvolti nella calendarizzazione degli eventi, nell’organizzazione del materiale da portare per la gestione del servizio in esterna e sarà per loro un’esperienza di crescita. Il calendario vedrà coinvolte le giovani estetiste in erba per manicure e smalto, le giovani acconciatrici per la cura delle signore che vogliono farsi una messa in piega e i giovani acconciatori per la cura di barba e capelli per i signori. 

Una vera e propria “beauty farm” dedicata alla terza età per regalare un sorriso agli anziani ospiti della residenza “Asp Muzi Betti” di Città di Castello, storica struttura che opera nel campo dei servizi alla persona e la sua finalità primaria è la erogazione di servizi socio sanitari agli anziani e adulti in condizioni di disagio, di non autosufficienza e disabilità.  Attualmente all’interno della residenza si contano 90 posti e 10 in comunità alloggio disabili adulti “Mai Soli”.

Il progetto “Maquillage” nasce dalla collaborazione sinergica tra la presidente della “Muzi-Betti”, Annalisa Lelli, da pochi mesi alla guida della struttura con un consiglio rinnovato e il presidente della “Bufalini” Giovanni Granci, dal quale è partita l’idea del progetto a favore dei più deboli e dell’intera comunità, unico in queste modalità e luogo di svolgimento.  

Dice Granci: «Grazie ai nostri giovani studenti, che hanno aderito con  entusiasmo a questo progetto. Offriremo una giornata di coccole, di attenzioni particolari grazie ad una seduta di bellezza gratuita agli anziani ospiti della struttura. Sarà un’occasione anche per uno scambio umano e  generazionale unico, un’ esperienza per crescere e per dedicare speciali attenzioni e per continuare tutti insieme a sorridere alla vita»

Anche la presidente Lelli, affiancata dal direttore sanitario, Antonio Moni, ha evidenziato la straordinaria particolarità del progetto: «Le sedute estetiche saranno l’occasione per trascorrere insieme agli ospiti ricoverati alcune ore chiacchierando e aiutandoli a prendersi cura del proprio aspetto, a recuperare in questo modo il senso di sé e del valore della propria persona. Col tempo, ed è questo un altro grande valore del progetto, anche tra gli stessi pazienti che assistono o partecipano alle cure estetiche si stabiliscono nuovi rapporti di amicizia e di solidarietà».

Evidenzia Marusca Gaggi, educatrice e responsabile orientamento della “Bufalini”: «Analizzando le richieste del territorio. Ci siamo orientati verso corsi per acconciatore e per estetista, due figure professionali regolamentate. Le ragazze e i ragazzi che scelgono questo settore hanno la possibilità di ottenere gratuitamente una qualifica professionale che fino a poco tempo fa poteva essere conseguita solamente dopo i 18 anni e a pagamento. Quindi una grande opportunità e non a caso abbiamo avuto tantissime iscrizioni, tant’è che abbiamo deciso di fare investimenti nella ristrutturazione e nell’ampliamento dei laboratori».

Così Daniela Morganti spiega il senso del progetto: «Nel laboratorio di estetica svolgiamo molte attività pratiche che riguardano, ad esempio, la cura del viso, delle mani e dei piedi, il corpo, la depilazione e il trucco. Oltre alle attività laboratori ali, approfondiamo anche le conoscenze teorica, indispensabili per svolgere una buona attività».

Raccontano gli istruttori Emanuele Mori e Monica Rossi: «Nel laboratorio di acconciatura diamo un’infarinatura su tutto ciò che è il mestiere di parrucchiere. Si iniziano a dosare e miscelare i colori, quindi tutta la colometria, poi passiamo a taglio, piega e acconciatura e all’accoglienza del cliente. Dopo circa sei mesi di scuola i ragazzi sono già pronti per andare in stage. Abbiamo continuamente ragazze e ragazzi che durante il percorso vengono assunti con contratti di apprendistato di primo livello nei saloni dove hanno fatto lo stage».

Soddisfazione viene espressa dall’assessore alle politiche sociali, Benedetta Calagreti, che ha preso parte al via ufficiale dei corsi. Calagreti ha sottolineato la straordinaria valenza professionale e sociale «di un progetto meraviglioso di grande umanità destinato a far scuola in Italia ed accendere i riflettori su sinergie concrete ed efficaci fra enti ed Asp diverse come Muzi Betti e Bufalini che rendono la nostra città unica anche sotto questo profilo. Siamo orgogliosi di voi». 

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