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Per il comizio finale Bandecchi prenota il Liberati

«Prima si festeggia e poi si va in battaglia». Il presidente rossoverde cita gli eroi spartani e nell’invito ci mette vino e porchetta

A. P.

TERNI- «Ho deciso di fare il comizio finale allo stadio» – Bandecchi accosta l’auto, accende la videocamera e sorride. Sorride tantissimo. E mentre sorride invita tutti i ternani al Liberati venerdì sera (ore 21),  mettendogli a disposizione anche il servizio navetta. Un comizio allo stadio non s’era mai visto in nessuna campagna elettorale, prima d’ora. Ma “San Bandecchi” i miracoli li ha promessi e li vuole fare.  Non gli sembra vero di annunciare il grande evento:  lo fa sulla sua pagina Facebook con una di quelle registrazioni che passeranno alla storia. A proposito di storia va un po’ indietro negli anni. Di 2mila e cinquecento anni. Va alla battaglia delle Termopili, a quando i greci, avvertita la minaccia del grande esercito persiano, decisero di affidare la difesa militare nelle mani degli spartani. «Festeggeremo prima di andare in battaglia, come facevano i grandi guerrieri spartani» – dice Bandecchi. Poi sorride di nuovo. Non si capisce se è così euforico perché sta per concludersi una campagna elettorale tanto intensa o perché non gli sembra vero di aver organizzato davvero il suo ultimo comizio allo stadio. Un invito esteso: «Lo stadio è immenso, non vi presentate in venti! Non mi fate rimanere male». E come incentivo ci mette vino e porchetta.

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