TERNI – «Siamo la punta di un iceberg. A rischio c’è tutto l’indotto di Ast». I lavoratori della Tct e i sindacati venerdì mattina a Palazzo Spada, all’ultimo consiglio comunale di questa legislatura perché vogliono che questo venerdì non sia anche l’ultimo giorno di lavoro per loro.
Da quello stesso venerdì sono in ferie, un amaro antipasto di una procedura collettiva di licenziamento che scatterà il 21 maggio e che vuole mandare a casa 51 lavoratori. I sindacalisti raccontano ai capigruppo la vicenda dei 51. Non hanno più commesse dal Tubificio perché a sua volta Ast ha ridotto le commesse. Non è un mistero che le politiche di Ast – con l’arrivo di Arvedi – siano cambiate. È meno attenta al territorio sia per quanto riguarda le verticalizzazioni del prodotto acciaio sia per le esternalizzazioni. Arvedi non di rado attinge da aziende di Cremona, la sua casa madre, o del centro Italia, come nel caso del taglio dei tubi che ora sarebbe spostato su Frosinone.
I lavoratori chiedono che il consiglio comunale prenda posizione. Anche se mancano poco più di 48 ore al rinnovo della legislatura. Sono preoccupati che la riunione convocata martedì in Regione sia solo di tipo tecnica, che sia incentrata esclusivamente sulle modalità di come attivare la cassa integrazione. Sindacati e lavoratori chiedono che il tavolo sia politico e che riguardi tutta la filiera Ast. Perché c’è un “nodo” politico da sciogliere: capire cosa voglia fare Arvedi con l’indotto.
«Oggi tocca a noi domani potrebbe essere la volta dei trasporti e della logistica» – si preoccupano i lavoratori. I sindacalisti Simone Liti della Fim, Gioacchino Olimpieri della Fismic, Alessandro Rampiconi della Fiom parlano di un colpo duro allo stesso Tubificio che dà lavoro ad oltre 150 persone: «Quale prospettive ci sono per la stessa azienda che ha finora alimentato Tct?». Il consiglio fa sue tutte le preoccupazioni dei lavoratori e vota all’unanimità. La battaglia si sposta alla prossima settimana. Mentre a Palazzo Spada si conteranno gli ultimi voti si capirà se il tavolo Tct sarà l’occasione buona per capire cosa ha in testa Arvedi per Terni.


