in , ,

Bandecchi: «Metterò in ordine l’ospedale e ne farò un gioiello internazionale». Come? Forse farà una maxi-donazione alla Regione. Coletto tenga libero il telefono

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Il sindaco-presidente annuncia che non farà la clinica e lo stadio (le leggi non le ha inventate il centrodestra e vanno rispettate) ma cambierà obiettivo. Certo: anche sul nuovo versante i problemi sembrano enormi, forse insormontabili. Vedremo

di Marco Brunacci

TERNI – Dobbiamo confessare: a Umbria7 stiamo diventando ormai ammiratori persi del sindaco Bandecchi.

È vero: cade dal pero e scopre di avere delle incompatibilità tre giorni dopo essere stato eletto, quando in tanti (anche noi) facevano la fila per dirgli del rischio ben prima della sua candidatura ufficiale.
Ma che meraviglia: oggi in un post che abbiamo conservato, perché ormai fa parte della storia politica di questa nazionale, senza perdere tempo a mettere apostrofi e accenti, come giusto che sia per un “uomo del fare” come lui, spiega che se si avanti così, per colpa del centrodestra che pretende il rispetto delle leggi (possibile che si rispettino le leggi in questo Paese? Che tempi), la città “non avrà né stadio né clinica” (l’accento è a cura della redazione di Umbria7). Ma – prosegue- “faremo un bando pubblico e chi desidera potrà costruirlo, così saranno tutti contenti”.
Questa è la decisione, secondo il post che riportiamo, di Bandecchi. Perfetto. E’ un grande. Però tutti noi ammiratori avremmo voluto vedere il neo sindaco che faceva un bando di gara, come sindaco, e che lo vinceva come imprenditore.
Ve lo immaginate? Terni come il Kazakistan. Un brivido internazionale sulla schiena di una serena città umbra. No, pardòn, macchina indietro, neanche in Kazakistan è mai successa una cosa così.
Però il fatto che il centrodestra insiste nel far rispettare le leggi vigenti che si è data la Repubblica permette all’inarrestabile Bandecchi di aver risorse per fare tre cose, annuncia il post e riempie di speranze noi neo-ammiratori:

1.tenere la squadra ternana di calcio femminile e farla giocare a Narni. E vabbe’.

2.comprare, quando sarà il caso, una squadra di calcio in un’altra città (faccia sapere in tempo presidente, mi raccomando: ci candidiamo a sindaco di quella città, se no magari gli viene la tentazione di fare anche lì l’en plein).

3.qui c’è il colpo di scena: “Io metterò in ordine l’ospedale di Terni che diventerà un gioiello internazionale. Sono stato chiaro?”. Presidente e sindaco, lei è stato chiarissimo.
Ora il problema è: come farà?
Questo dobbiamo immaginarlo noi: essendo la sanità di competenza delle Regioni (lei su questo è critico – lo sappiamo – ma è una legge della Repubblica, anche se il centrodestra non insistesse, si deve rispettare) c’è una sola strada: l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, esponente del centrodestra (nessuno è perfetto), lasci da subito il telefono libero: sicuramente arriverà tra poco tempo l’annuncio di una mega donazione del sindaco Bandecchi, o di chi per lui, finalizzata all’ospedale di Terni.
La Regione deciderà come usarla nei modi di legge. Ci vorrà un po’ di tempo, ma se la “donazione Bandecchi” (lasciateci immaginare) è davvero molto ma molto cospicua – come noi tutti speriamo – si supereranno gli ostacoli in non tantissimi anni. Con pazienti trattative, con la Regione, con il Governo nazionale, con i rappresentanti sindacali, con le categorie dei medici.
Gli ospedali sono pubblici – mamma mia, che problema queste leggi – e non sono né dei privati né dei Comuni. È così.

Pensate: non si può regalare neanche una macchina ipertecnologica senza sapere che serve personale (tanto) che va assunto e formato e mantenuto dal Servizio pubblico nazionale (cioè da tutti noi contribuenti). E poi anche quella macchina deve essere mantenuta dal medesimo Servizio per il resto della sua vita tecnologica.
Fin qui le leggi, ora i soldi.
Per costruire il nuovo ospedale a Terni servono servono 300 milioni, per farlo diventare un “gioiello internazionale” altri 80-100 dovrebbero bastare. Poi c’è sempre, però, l’odioso discorso che deve essere mantenuto negli anni e va per forza inserito dentro una programmazione regionale e nazionale.
Si potrebbe evitare la costruzione di nuove mura, ma questa struttura ospedaliera – lo ha detto più volte il candidato Bandecchi in campagna elettorale – è impresentabile. Bandecchi certo non vorrà smentirsi, suggerendo di mettere un cerotto qui e uno là. Francamente difficile pensare a un “gioiello internazionale” di ospedale dentro una struttura fatiscente.
Si, a vedere così, sembra un’impresa titanica per non dire impossibile. Ma questo Paese tutela tutte le forme di libertà di espressione.
Ps. A seguire il testo del post di Bandecchi.

Giovani e dipendenze, se ne parla in Bct

La festa per la rielezione del sindaco Carizia (foto Paolo Ippoliti)

Carizia bis, la partita della giunta si fa complicata: la palla passa a Perugia