di Marco Brunacci
PERUGIA – Block notes Perugia, al tempo di Bandecchi I il terribile alle porte.
DERBY DI DONNE A PERUGIA/ Tenendo presente che Marco Squarta è in pole position per andare al Parlamento europeo, ecco la situazione di Perugia. Per ora molto fluida. Progetto Perugia, sulle ali di manifesti 3×6 coloratissimi, e, ancora, col nome di Romizi in bella evidenza, sta mettendo in campo truppe non irrilevanti (una cena ieri sera con 200 persone, così almeno raccontano). Il generale sarà una donna, Edi Cicchi, attuale assessore al sociale della giunta Romizi. Come si sa la candidata in pectore a Perugia è però una esponente di Fratelli d’Italia: Margherita Scoccia, giovane talento della politica, assessore all’urbanistica, architetto, non certo una suffragetta ma integrata nel partito e vicinissima alle posizioni del sottosegretario Emanuele Prisco. Una vita davanti per i suoi progetti anche politici.
Dato che siamo in tempo di 1416, già si odono a distanza i clangori delle armature e delle spade che si stanno affrontando.
TUTERI, IL ROMIZI 2024/ Sullo sfondo resta la candidatura da nessuno sostenuta ufficialmente, ma che sarebbe vincente – basta dirlo in giro – dell’attuale vicesindaco Gianluca Tuteri, l’underdog di questa sfida (secondo l’espressione diventata fortunata da quando l’ha usata per se stessa Giorgia Meloni). Naturalmente Tuteri dovrebbe presentarsi come civico (ma di fatto già lo è da tempo), vicino a Fratelli d’Italia senza esserne un conventuale stretto, ma che permetterebbe a Fdi di avere il vicesindaco e una larga rappresentanza di assessori.
CENTROSINISTRA/1 Dicono che a Roma al Pd siano convinti che la candidata da supportare alle prossime elezioni non sia la sindaca di Assisi, Proietti, ma l’europarlamentare spoletina Laureti. La quale non ha un gran numero di successi elettorali da vantare ma garantisce la linea.
CENTROSINISTRA/2. Torniamo a Perugia. Andrea Fora, CivicoX e Italia Viva. è sempre determinato a scendere in campo come candidato sindaco. Manca un anno ma in questi giorni tutti giocano a fare capolino. Lo farà anche lui?
«FATE I BRAVI, SE NO VIENE BANDECCHI»/ È quasi certo che le nonne dei politici perugini raccontano già ai nipotini assessori o aspiranti tali, la sera, la stessa inquietante storia: «Fai il bravo, se no arriva Bandecchi». Ad alcuni, dicono, di notte venga l’incubo.
