TERNI – «So’ bravo e so’ cattivo, dove vado vinco». Bandecchi, da Sigfrido Ranucci, che partendo dalla ricostruzione dell’inchiesta della magistratura racconta il “fenomeno” delle università telematiche, la nascita nel 2006 (autorizzate dall’allora ministro dell’Istruzione del governo Berlusconi, Letizia Moratti), realtà sempre più consolidata in Italia. «Cinque università, tra cui UniCusano, riguardarono l’ultimo atto della Moratti, il giorno successivo alla caduta del Governo»
Da quel momento Bandecchi diventa uno dei principali finanziatori del partito di Berlusconi. Da quel momento la sua università diventata una delle principali fucine di cervelli politici del Paese. Una scuola politica: «La politica non dovrebbe essere finanziata dai privati, ma dallo Stato», dice Bandecchi. E subito dopo: «Io dopo la famiglia Berlusconi sono stato il secondo finanziatore di Forza Italia». Aggiunge altro all’elenco dei partiti che cita Ranucci: «Ho finanziato anche politici del Pd». E ancora: «Sono un centrista, un popolare, per me al centro sta la virtù».
Citando Calenda ricorda che il leader di Azione gli disse che era un fascista: «Mai stato fascista in vita mia». Bandecchi tiene banco su tutto: viaggi – «Ce ne sono sta altri, ho speso di più di quello che dite voi», Rolls – «Ci faccio studiare gli allievi», attività commerciali «ne ho altre», tifoseria che gli dà del pagliaccio – «Se mi sputano io gli sputo».
