TERNI – Ormai nella sala consigliare di Palazzo Spada manca solo Diego Abbatantuono in versione capo ultrà, che al grido di Viuulenza! incita i suoi.
A tre giorni dal lunedì stile far west, nessuna delle parti arretra di mezzo millimetro. Il sindaco Stefano Bandecchi ha rilanciato sostenendo che la prossima volta, se dovesse essere provocato, farà anche di peggio. Un messaggio non nuovo, quello del primo cittadino di Terni. Di inedito c’è che Bandecchi, questa volta, per rincarare la dose non si è limitato ai suoi canali social, ma ha utilizzato il palcoscenico nazionale ai massimi livelli: il TG1 delle 20 è stato utile per rincarare la dose. Bandecchi, mercoledì mattina, ha incassato il pieno sostegno della sua giunta e della sua maggioranza che, testuali parole, lo «ringraziano». In sostanza, Alternativa popolare si ritrova tutta nello stile e nei modi del suo leader e punta il dito contro le provocazioni che arrivano dalle opposizioni.
Neanche queste ultime arretrano di un millimetro. Il sindaco non chiede scusa e i gruppi di minoranza – da destra a sinistra – continuano a dire che ormai si aspettano un unico passo da parte del sindaco: le dimissioni. Sarà curioso vedere in che condizioni si terranno le prossime sedute del consiglio comunale di Terni: presto o tardi i gruppi saranno costretti a tornare in aula insieme alla giunta e al sindaco. Resta da capire in che clima si terrà il confronto tra le parti, perché il sindaco e le forze politiche saranno costrette a tornare a parlarsi.