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Bandecchi in Psichiatria, De Fino in Procura

Il sopralluogo del sindaco al Dipartimento dell’Usl 2  finisce davanti all’ autorità giudiziaria. Parte la denuncia

Au. Prov.

TERNI – La visita in Psichiatria finisce in procura: Massimo De Fino contro Stefano Bandecchi. Non contesta che il sindaco, quale massima autorità sanitaria del territorio, abbia voluto vedere cosa accada nel servizio psichiatrico di Terni. Ma Massimo De Fino, il direttore della Usl Umbria 2, ha da ridire sul fatto che Stefano Bandecchi sia entrato al reparto insieme a Gianfranco Colasanti, che è il presidente della Unmil ed «è estraneo all’ amministrazione comunale». E parte la denuncia ai Nas.

De Fino, ancora, contesta che dentro la struttura che tratta pazienti sensibili abbia scattato foto e girato video poi finiti sui social. Il direttore generale usa parole senza sconti: «All’interno della struttura sono ospitati pazienti con patologie particolari e l’ingresso di personale non legato all’amministrazione comunale è vietato»; «Sono state violate nettamente le regole della privacy e del rispetto della persona». La lettera, partita e protocollata la mattina del 14 settembre, è indirizzata alla  Procura e ai carabinieri del Nucleo per la tutela della salute.

Massimo De Fino firma anche un comunicato rivolto alla cittadinanza in cui risponde punto per punto alle stoccate di Bandecchi pubblicate su Instagram il giorno prima:

«In riferimento ad un video apparso sui social ed alle dichiarazioni effettuate dal Sindaco di Terni sulla visita effettuata il giorno 13 settembre presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura ( SPDC ) di Terni, Ospitato presso l’Azienda Ospedaliera di Terni, la Direzione Strategica della USL Umbria2 tiene a precisare quanto segue:
La Usl Umbria 2 ha effettuato tramite il proprio direttore amministrativo il giorno 22 agosto sopralluogo presso l’SPDC di Terni alla luce di una segnalazione ricevuta da parte di un familiare di utente. La Direzione Strategica, alla luce del sopralluogo effettuato e dello stato di  “ammaloramento della pavimentazione interna in linoleum  e degli arredi della sala relax “, disponeva in data 23 agosto l’interessamento di tutti gli uffici e servizi preposti, (distretto, acquisizione beni e servizi, gestione servizi alberghieri) al fine di attivarsi con il responsabile del Servizio per “ garantire il giusto decoro degli ambienti dell’SPDC “ , concordando tempi congruenti con il mantenimento delle attività.
Il responsabile del Servizio, incontrando le ditte interessate, ha concordato l’inizio dei lavori per il giorno 11 settembre in quanto ci sarebbe stato un numero di pazienti tale da consentire l’intervento di ceratura del pavimento ospitando i pazienti tra le stanze man mano disponibili, tant’è che il giorno 13 risultavano essere presenti 5 pazienti su 10 posti letto, proprio per i lavori da effettuare.
Sarebbe stato facile sospendere tutte le attività per effettuare la manutenzione straordinaria, ma ciò non si è voluto fare proprio per non creare gravi disagi nei confronti di utenti e familiari.

Desta stupore l’immediato intervento del Sindaco accompagnato tra l’altro anche dalla stessa persona che si era rivolta alla Direzione Strategica e che era a conoscenza dei lavori che erano in corso di effettuazione fin dai due giorni precedenti e che abbisognavano di un tempo congruo, di almeno una ulteriore settimana per il loro termine, tenendo conto dei pazienti ricoverati presenti e della singolarità dell’utenza su cui ogni iniziativa potrebbe generare crisi o modifiche comportamentali.
Si precisa altresì che il linoleum con l’invecchiamento ha assunto tale tonalità di colore, fermo restando che le condizioni igienico sanitarie del Servizio risultano idonee e che l’ambiente è sottoposto a regolare pulizia giornaliera con prodotti idonei igienizzanti.
La ceratura ha lo scopo di portare il colore del pavimento in chiaro.
Si chiarisce inoltre che anche per il mobilio (divani), dichiarati fuori uso, è stata avviata la procedura di sostituzione fermo restando che vi è stato recentemente un investimento in mobili, come visibile anche dal filmato (tavoli e sedie) tra l’altro con colori e tipologia consigliata da esperti alla luce della tipologia di paziente presente in reparto (colori pastello, angoli smussi, carta da parato alle pareti, ecc.)».

LA LETTERA DI DE FINO A NAS E PROCURA
IL COMUNICATO DELLA ASL

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