in

Il matrimonio tra Bandecchi e Pd rischia di saltare per colpa della Meloni

Grande intesa tra il sindaco e l’opposizione di sinistra, ma le nozze per le provinciali sono in forse  per colpa del Governo

TERNI – C’è chi ha visto e rivisto il video del question time  che si è tenuto giovedì a Palazzo Spada. Una visione ripetuta più volte perché c’era difficoltà a capacitarsi. Tra il sindaco Stefano Bandecchi e l’opposizione di sinistra è stato un lungo idillio.

La coppia che nessuno avrebbe mai pensato, è fuggita  in solitaria nell’aula del consiglio comunale lasciando  di stucco l’opposizione di destra e ammutolito il mega gruppo di Alternativa popolare che ha sofferto in silenzio di fronte all’amore improvviso tra il Pd e il leader di Ap. I Dem hanno presentato almeno una decina di interrogazioni  e Bandecchi ha risposto a tutte in prima persona, mostrando garbo inaspettato e annuendo più  volte sia nell’esposizione dell’ interrogazione che nelle controrepliche. In questa gara di cuoricini il Pd è andato oltre: si è detto soddisfatto di tutte le risposte del sindaco. In un caso il segretario comunale, Pierluigi Spinelli, se ne è anche passato: Spinelli si è detto soddisfatto della risposta di Bandecchi che ha asserito in aula di non aver alcun conflitto di interessi nella gestione del PalaTerni perché  lui – in quanto proprietario di UniCusano – è un semplice affittuario.

Nessun  rapporto diretto con il Comune, in quanto il concessionario vero e proprio è il gruppo Salini. Spinelli si è detto contento della risposta del sindaco e il povero capogruppo, Francesco Filipponi, ha dovuto poi correggere il tiro dicendo che le perplessità finora espressa dal Pd ternano in tema di incompatibilità rimangono tutte aperte.

Dietro al grande amore mostrato a tutta l’aula, non è un mistero per nessuno che si sia l’accordo per la futura gestione del Servizio Idrico Integrato. Il matrimonio vero e proprio, però, dovrebbe celebrarsi per le provinciali. Da settimane le parti stanno dialogando per una intesa che possa sfociare in un unico cartello elettorale per il ritorno all’elezione diretta del presidente della Provincia di Terni. Peccato che nelle ultime ore Giorgia Meloni sia intervenuta di persona per dire che le elezioni provinciali e un governo diretto dell’ente siano un costo che in questo momento il Paese non può permettersi .  Se le nozze in provincia dovessero saltare per mancanza del luogo della convivenza, l’appuntamento è per le regionali. Ma qui l’intesa tra Bandecchi e Pd appare molto, ma molto, più complicata.

Il Pnrr per l’Umbria vale 3,5 miliardi e resiste a tutti i guai. Un team per evitare scivoloni ai Comuni

Block notes/ “Campo largo”, no “campo santo”: Leonelli già vara il terzo polo. E Merli vola prima dell’inizio della caccia