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Si chiamano Freccerosse ma non c’entrano con gli Apache e non sono di competenza di qualunque Toro Seduto. Atteso anche a Terni un sussulto di serietà

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | La assurda polemica su un tema stellare, mentre serve che ci si occupi di Scuolabus e altre questioni risolvibili di competenza comunale

di Marco Brunacci

TERNI – Nello spirito di cordiale collaborazione che Umbria7 ha sempre dimostrato nei confronti della Giunta Bandecchi e del partito del cambiamento Alternativa popolare, ecco un contributo alla soluzione ai problemi posti dalla nota di Ap in relazione alla questione dell’arretramento del treno dell’alta velocità Frecciarossa a Terni, contando che finisca presto in fondo a un cassetto come praticamente tutte le altre vitali questioni sollevate dai rinnovatori ternani.
Allora:

1.Chiunque abbia un briciolo di buon senso capisce che la risposta data da Trenitalia alla Giunta di Terni è quella che, con un minimo di dovuto garbo istituzionale, si dà a un importuno rompitimpani (e non solo) che ha trovato il numero sulle Pagine Gialle e non molla il campanello: “Dotto’ sono subito da lei, un attimo, sono fuori stanza, passi sopra, chieda sotto, forse un altro può aiutarla meglio di me”.

2.Un utile chiarimento: il fatto che il treno di alta velocità si chiami Frecciarossa non per questo c’entra con gli Apache, e comunque non è di competenza di qualunque Toro Seduto assiso su uno scranno comunale italiano.

3.Il misterioso interesse evocato da Ap è facile da spiegare: tutti gli ultimi Governi hanno concluso, con direttive tassative, che le Frecce devono correre sulla rete nazionale. Le città più piccole (anche se hanno sindaci enormi come Bandecchi) possono collegarsi alla rete attraverso stazioni intermedie che servano ampie zone di territorio.
E’ stato il grande successo della stazione della Mediopadana a dare l’input, ma finché c’è qualcuno che gioca a fare il capostazione col fischietto in bocca la grande occasione della stazione della Media Etruria non si realizza.

4.Va da sé che quando Bandecchi entrerà a Palazzo Chigi potrà mandare a quel paese che decide lui tutte le Freccerosse che vuole. Un po’ di pazienza, no? Oggi non sarebbe opportuno evitare che la città di Terni venga confusa con richieste ridicole?

5.Last but non least. Prima che da Terni partano altre missive stravaganti, che so, all’ONU per chiedere una missione di pace rossoverde, o alla NASA – pensate che questa classe politica incapace che ha preceduto Bandecchi non ha inviato in tanti anni neanche un missile su Marte – o all’UNESCO per proporre Palazzo Spada come patrimonio dell’umanità non tanto per le mura quanto per i tanti geni che oggi lo frequentano, oppure al Parlamento messicano per mettere in comune le conoscenze sugli alieni sbarcati anche in Umbria, la Giunta faccia un bel respiro profondo e ricominci occupandosi degli Scuolabus, materia subito accantonata e invero così importante per le famiglie e gli studenti ternani.
Con i migliori auguri di buon lavoro.

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