CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Una lite in casa con la moglie costa cara a un cacciatore che si è visto sequestrare tutte le armi.
I poliziotti del commissariato di Città di Castello, dopo una chiamata al 112, sono infatti intervenuti in un’abitazione della città per un’animata lite tra coniugi. Gli agenti, sul posto, hanno parlato con la moglie che ha raccontato come il marito fosse andato in escandescenza e fosse arrivato a minacciarla. Ha poi spiegato come l’uomo, un 73enne, fosse detentore di armi con relativa licenza: due carabine, un fucile, una pistola e oltre 250 cartucce, tutte legittimamente detenute. Ma vista la lite, seppure senza aver riportato lesioni – e dopo aver ricordato alla donna della possibilità di rivolgersi a un centro antiviolenza – gli agenti hanno provveduto al ritiro cautelare dei fucili, delle munizioni e della licenza di porto d’arma. Come da prassi, i poliziotti hanno provveduto all’inserimento dell’evento sull’applicativo Scudo, il software di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” di fondamentale importanza nell’ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere.
