R.P.
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – A 90 anni sale in cattedra in occasione delle prima campanella dell’anno e diventa maestra per un giorno. Un sogno dopo l’altro che si avvera per Imelda Starnini, classe 1933, fresca di diploma (ottenuto con votazione 76 su 100), conquistato dopo aver superato brillantemente la prova scritta e orale, lo scorso mese di luglio, all’istituto San Francesco di Sales di Città di Castello ad indirizzo socio-psico-pedagogico.
Nella mattina del 13 settembre, accompagnata dalla figlia, Sara Mercatelli, Imelda si è presentata puntuale al suono della campanella di ingresso nella scuola primaria di Userna, riqualificata completamente grazie al finanziamento ricevuto dal ministero dell’università e ricerca, scelta dal sindaco Luca Secondi e dall’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Carletti, per inaugurare il nuovo anno scolastico (5.311 bambini e ragazzi di ogni ordine e grado) alla presenza del dirigente del secondo circolo didattico, Simone Casucci, della coordinatrice del plesso scolastico, Roberta Ranzi, dei docenti e dei piccoli studenti, visibilmente felici di questo inedito fuori programma.
Era stato proprio il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, nel corso della cerimonia di conferimento di una targa ufficiale a alla signora Starnini presso la sala del consiglio comunale, subito dopo il conseguimento del diploma, ad invitare l’aspirante maestra a presiedere simbolicamente in classe l’avvio del nuovo anno scolastico.
Imelda, con il piglio di sempre ed il sorriso sulle labbra ha accettato di buon grado e questa mattina, felice ed emozionata, ha coronato, seppure per qualche ora, il sogno di una vita con in mano un registro, i libri, una cattedra da dove poter guardare negli occhi i bambini.

Così la “maestra” Imelda ha commentato questa bellissimo giorno: «Un’emozione fortissima, forse ancora maggiore di quella che ho provato due mesi fa quando ho sostenuto l’esame di maturità fino al diploma. Essere qui in classe con tutti questi bellissimi bambini e bambine con i loro insegnanti, il direttore didattico, il personale della scuola, il sindaco e l’assessore è un altro sogno che si avvera, momenti unici che per tutta la mia esistenza ho immaginato di poter vivere: oggi ci sono riuscita».
Da Imelda è arrivata anche una raccomandazione ai ragazzi: «Mi raccomando studiate, leggete e seguite sempre con attenzione le lezioni, le vostre maestre, la scuola dopo la famiglia è la cosa più importante della vita, da qui uscirete, donne e uomini più forti, capaci di affrontare il futuro. Viva la scuola, buon anno scolastico a tutti voi e alle vostre famiglie».
«Il suo esempio è un prezioso stimolo per i giovani, affinchè possano coltivare l’amore per il sapere che non ha età, né tempi giusti, perché è sempre il tempo del sapere», aveva scritto in una lettera indirizzata al dirigente scolastico del “San Francesco di Sales”, Simone Polchi, il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, lo scorso mese di luglio, fra una prova e l’altra dell’esame di maturità, per evidenziare la storia di una donna che ha commosso l’Italia, divenendo un vero e proprio simbolo positivo per i giovani.
Parole che il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Carletti, hanno ripreso e rilanciato dopo questa ulteriore prova di determinazione e amore per la scuola che Imelda ha dimostrato con un altro bellissimo gesto concreto, la presenza in classe. «Un’altra giornata speciale da scrivere nella storia della scuola – hanno affermato sindaco e assessore – fatta di esempi concreti di vita vissuta, di umanità unica: una bellissima pagina per la scuola, per la comunità locale e nazionale ma soprattutto per i giovani. Un orgoglio per le nostre comunità che non dimenticheremo e che sarà un punto di riferimento per tutti noi. Grazie Imelda».
Il dirigente Casucci, ha consegnato a Imelda, un attestato di pubblica benemerenza «per aver dimostrato che non esistono barriere temporali per l’apprendimento durante tutto il corso della vita».