R.P.
TODI (Perugia) – Numeri gonfiati per avere più personale. Dati falsati sugli ospiti del convitto femminile e dei semiconvittori dell’istituto agrario per ottenere un numero maggiore di educatori scolastici da impiegare nei servizi di vigilanza sugli studenti e l’omesso controllo sono i presupposti che hanno portato la sezione giurisdizionale della Corte dei conti a disporre un sequestro conservativo sui beni immobili e disponibilità finanziarie del dirigente scolastico e del direttore dei servizi generali amministrativi pro tempore che avrebbero arrecato al ministero dell’Istruzione e del merito un presunto danno erariale pari a 1 milione e 167.408 euro.
Il provvedimento eseguito dalla guardia di finanza del comando provinciale di Perugia nell’ambito di indagini della tenenza di Todi. In particolare – rendono noto le fiamme gialle in una nota – il dirigente scolastico avrebbe falsificato i dati relativi agli ospiti del convitto femminile e il direttore protempore dei servizi amministrativi omesso il controllo e la denuncia.
Stando a quanto riportano gli inquirenti, in particolare dalle indagini è emerso che i due dirigenti avrebbero indicato, nelle comunicazioni dirette all’Ufficio regionale scolastico dell’Umbria, un numero di ospiti del convitto femminile e di semiconvittori superiore a quello effettivo (50 invece di una media reale di 35) per gli anni scolastici dal 2016/2017 al 2021/2022, in modo da ottenere un aumento delle dotazioni organiche di educatori scolastici, pari complessivamente 38 a tempo indeterminato e supplenti.
Nell’udienza del 31 luglio, il presidente della sezione giurisdizionale, pronunciandosi sul ricorso presentato dalle parti, ha confermato il sequestro, ritenendo sussistenti i due presupposti di legge, cioè, il rischio effettivo che il presunto responsabile possa compiere atti di disposizione in grado di diminuire la garanzia patrimoniale e l’esistenza di elementi in grado di far ritenere motivata e fondata la pretesa erariale.