TERNI – «Bandecchi spalanca le porte di Terni all’immigrazione incontrollata dichiarandosi pronto ad accogliere tutti a braccia aperte». Immediata la reazione della Lega: «Tutti noi speravamo che quel modo di ragionare tipico della sinistra italiana fosse ormai superato, invece trova nuovo vigore nelle parole e negli atteggiamenti di Bandecchi che pare voglia trasformare Terni in un grande centro di accoglienza».
«La nostra città fa già la sua parte nell’ospitare la percentuale di migranti prevista dal piano nazionale di riparto – dice Devid Maggiora – e non può certo progettare di accoglierne altri. Il sindaco dovrebbe pensare alle famiglie ternane che non arrivano alla fine del mese e avrebbero bisogno di lavoro, di certezze economiche e di prospettive per il futuro e non di fioriere sui lampioni che sono solo fumo negli occhi. Anziché ascoltare cosa ne pensano i cittadini dell’arrivo di altri migranti, Bandecchi pare più interessato a strizzare l’occhio alle cooperative dell’accoglienza. Per non parlare dei rischi connessi alla sicurezza e all’impatto sociale collegati all’arrivo di nuovi migranti in città».
«I dati ci dicono in modo inoppugnabile che solo una piccolissima percentuale di quelle persone che sbarcano sulle coste italiane – prosegue Maggiora – scappano realmente da una guerra e saranno poi riconosciuti come veri rifugiati politici avendo quindi diritto di stare in Italia. Alla stragrande maggioranza di loro non viene rilasciato il permesso di soggiorno e quindi vagano clandestinamente per il Paese. Il rischio che corre la nostra città con la politica dell’accoglienza incontrollata di Bandecchi è quella di ritrovarsi con le strade piene di persone pronte ad utilizzare qualsiasi espediente per sopravvivere e per non essere identificate e rimpatriate. Altro che ‘risorse’ come Bandecchi vuole far credere. La Lega, come ribadito anche dal segretario federale Matteo Salvini, non intende fare passi indietro. Proprio di recente è stata raggiunta un’intesa al Governo contro gli sbarchi illegali che prevede la realizzazione di nuovi Centri di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) e la modifica del termine di trattenimento di chi entra illegalmente in Italia, innalzato a 18 mesi per agevolare le espulsioni di irregolari. Vogliamo che l’Europa riconosca l’immigrazione come un problema comunitario e faccia la sua parte nell’accoglienza. Al contrario di Bandecchi non auspichiamo che il peso dell’immigrazione venga scaricato sulle spalle delle città e faremo sentire forte la nostra voce affinché Terni non diventi un grande centro di accoglienza a discapito dei ternani».