in ,

Il capo della Mobile Boiano saluta Perugia. «Fatto un lavoro incessante contro la violenza sulle donne»

Nei prossimi giorni assumerà l’incarico di dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica di Napoli

R.P.

PERUGIA – Un impegno incessante per contrastare il triste fenomeno della violenza sulle donne. Lo ha sottolineato il dirigente della squadra mobile della questura di Perugia, Gianluca Boiano, durante una conferenza stampa convocata in occasione del suo trasferimento dal capoluogo umbro a Napoli, dove assumerà l’incarico di dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica. All’incontro ha preso parte anche il questore Fausto Lamparelli.

Come ha affermato Boiano, si tratta di «un monitoraggio costante quello che effettua il mio ufficio dedicando alle vittime la necessaria attenzione. Laddove poi, sempre nel rapporto con l’autorità giudiziaria ,ci siano fatti di rilevanza penale, facendo anche un monitoraggio completo del fenomeno. Quindi anche su questo versante abbiamo prestato particolare attenzione con un team di investigatori che ho costituito in questi tre anni di lavoro a Perugia».

Per quanto riguarda la situazione su questo versante ha quindi spiegato Boiano, a Perugia «c’è quello che c’è in tutte le città italiane. Ci sono dei fenomeni che vanno costantemente monitorati. Prestiamo molta attenzione. Sicuramente c’è un numero di denunce cospicuo che fa intendere che è un fenomeno proprio da sorvegliare sia sotto l’aspetto sociale, sia sotto l’aspetto eventualmente di carattere penale. Attraverso la sinergia tra più attori istituzionali, quindi non soltanto gli investigatori che intervengono dopo la commissione di un reato, ma anche i servizi assistenziali, i servizi sociali e soprattutto agendo sul versante della prevenzione, è un fenomeno che possiamo e dobbiamo tenere sotto controllo».

Come ha avuto modo di ricordare Boiano, nel capoluogo umbro «ho trovato una società estremamente collaborativa. Sono dell’idea che queste piccole comunità, quella di Perugia, come ce ne sono tante in Italia, hanno un quid pluris, cioè i rapporti con le istituzioni possono essere più diretti rispetto a quello che succede nelle grandi metropoli».

Furti d’arte a Perugia: sul banco degli imputati sale Napoleone Bonaparte

Stesso Palazzo (Spada), stessa porta, stessa sporcizia: ma la nuova Giunta non voleva ripulire Terni?