M.BRUN.
TERNI – Block notes dedicato a Sua Maestà il vicesindaco Corridore.
SCUSI, MAESTÀ. Umbria7 si scusa. ma non aveva capito: Terni non ha votato per il sindaco, è diventata una Monarchia. Per fortuna lo ha spiegato bene il vicesindaco Corridore in un post in cui afferma: «È gravissimo che una dipendente Asm e quindi remunerata per gran parte del Comune ed al servizio del socio privato, esprima soddisfazione in ordine agli articoli redatti da Umbria7 che costantemente fa becero sarcasmo sull’amministrazione di Stefano Bandecchi – Sindaco di Terni».
Giusto, in una Monarchia, è «gravissimo» che una dipendente dell’Asm metta un like. Ma come? Noi ti diamo uno stipendio e tu non sei riconoscente?
Invece in un’amministrazione comunale normale l’unica cosa gravissima è che un vicesindaco, per quanto pieno di sé possa essere, dica che «è gravissimo» un like di una dipendente o che si permetta di dire che il Comune, come se le stesse facendo una cortesia, remunera una lavoratrice, la quale invece dovrebbe essere tutelata, rispetto a tutti i vicesindaco di questa terra, dalla Costituzione e giù a scendere fino allo Statuto dei lavoratori, secondo la gerarchia delle fonti. Ma il problema è: il sindacato a Terni dov’è finito?
Ma tutto questo vale se il Comune di Terni fosse un Comune e non una Monarchia.
E allora: Scusi, Maestà. E non la prenda come «becero sarcasmo», è devozione alla Corona.
A FORZA DI ESSERE CORRIDORE PERò È IN DEBITO DI OSSIGENO. Anche i monarchi però hanno il fiato corto. Eccolo che si infila in un altro post nel quale annuncia di avere un progetto (evviva). Quale? Ecco qua: «Nel nostro programma è evidenziata la volontà di internalizzare i servizi e chiudere le partecipate che succhiano il sangue dei cittadini (vicesindaco, è politicamente inammissibile che si consenta di fare questo ai cittadini, ha il dovere di intervenire subito, ndr), gestiscono male i servizi (vicesindaco, lo ha segnalato alla Corte dei Conti? Altrimenti sarebbe complice e dovrebbe pagare eventuali multe qualora fosse accertata la malagestione, ndr), e sono nate solo per remunerare i cda dove ci sono gli amici degli amici! Mi sembrate la banda bassotti (vicesindaco, queste sono notizie di reato, di sicuro ne avrà parte alla Procura della Repubblica, ndr)».
Noi, nel prendere le distanze da quanto affermato nel post, aspettiamo di sapere se, nel mondo a fumetti del Corridore, adesso che è comparsa la banda bassotti, ha un posto anche il personaggio grande e grosso di Gambadilegno.

CORRIDORE, C COME COERENZA. È indubitabile però che il vicesindaco passi qualche momento difficile a promettere cose prodigiose e poi a ritrovarsi a gestire il tran tran quotidiano. Ma la Coerenza, no, non gli fa difetto. Su questo non si discute: c’è e basta.
Sul Sii, per esempio. Corridore non è interessato alla formazione del Cda. Infatti non ha avuto, sull’argomento, contatti col Pd (o forse sì, ha detto di averli avuti, non ricordiamo bene le sue ultime dichiarazioni in proposito), ma è sicuramente falso che domani vada a vedere il leader del Pd ternano Paparelli per parlare di nuovo di Sii. Falso. Perchè lui sarà fatto a modo suo, ma è coerente.
Per dimostrarlo ancora: quando diceva che Alternativa popolare non avrebbe mai riciclato classe dirigente del passato (una volta, sembra di ricordare, fosse stato usato il termine “fradicia”, ma forse si voleva intendere non bacata, ma solo molto matura) e così è stato e così sarà. Né Tracchegiani né Brizi, né Pincardini e altri ancora che vengono annunciati hanno alcun passato politico (o forse sì, boh, adesso controlliamo). Tutta gente nuova.
Dovrebbero chiamare lo schieramento che si appresta a cercare di portare Corridore in Regione “Coerente Alternativa Popolare”.