Opposizione: «Solidarietà a Proietti, rigettiamo l’odio sotto ogni forma. Serve confronto serio e leale»

Le parole dei consiglieri di centrodestra

PERUGIA – «Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla presidente della Regione Stefania Proietti per gli insulti, le minacce e le denigrazioni subite sui social»: lo dicono in una nota congiunta i consiglieri regionali di centrodestra.

Proseguono dall’opposizione: «Si tratta di comportamenti inaccettabili che condanniamo senza esitazioni, tanto più perché non colpiscono un singolo schieramento, ma rappresentano una deriva generalizzata che investe l’intero dibattito pubblico. Un segnale preoccupante di una società in cui, troppo spesso, gli odiatori seriali occupano la scena al posto del confronto sui temi concreti».
Aggiungono dal centrodestra: «Sappiamo bene cosa significhi, perché lo viviamo quotidianamente nell’esercizio della nostra attività politica. E proprio per questo la nostra condanna è netta, così come la nostra vicinanza sul piano umano. Allo stesso tempo, crediamo che questa condanna non debba mai diventare pretesto per confondere i piani: il rifiuto dell’odio non può e non deve diventare l’occasione per delegittimare l’opposizione, che sta svolgendo il proprio ruolo con chiarezza, responsabilità e fermezza».
Dicono ancora i rappresentanti della minoranza: «Stiamo contestando, nel merito, una manovra nata da presupposti sbagliati e accompagnata da comunicazioni distorte, basate su dati inesistenti e falsati. Rigettiamo l’odio in ogni sua forma, ma riteniamo imprescindibile che ci sia quel confronto serio e leale che negli anni precedenti è mancato a causa di un’opposizione che ha preferito fare principalmente propaganda, mistificare la verità, e concentrarsi su un attacco personale nei confronti di coloro che amministravano la Regione, in modo particolare della governatrice. Nella precedente legislatura abbiamo assistito a una sinistra arrogante, che ha messo in moto una vergognosa macchina denigratoria e ha tenuto spesso un approccio scandalistico e propagandistico».
Concludono dalla minoranza: «Ribadiamo il nostro deciso e convinto no all’odio, senza però rinunciare mai al confronto. Solidarietà senza ambiguità, ma non resteremo in silenzio in merito a ciò che riteniamo politicamente sbagliato».

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