di Marco Brunacci
PERUGIA – I numeri tornano a parlare e meritano un’attenzione speciale. In questa quarta ondata del Covid, che si sta abbattendo sull’Europa, sono i non vaccinati a essere protagonisti indiscussi, mettendo a repentaglio non solo la loro salute ma soprattutto quella degli altri, in particolare dei deboli e degli anziani.
L’Umbria non fa eccezione rispetto al resto d’Italia: resta un muro di stonatissimi no-vax che non retrocede. Si calcola, dai segnali che arrivano, che non sono meno di 70-80 mila gli umbri che mantengono la posizione e non intendono sottoporsi alla vaccinazione.
I rischi personali sono evidenti, ma quelli che contano – e va sottolineato ancora una volta – sono quelli per la collettività: chi non si vaccina può diventare il messaggero di morte per altri, tra i deboli e gli anziani, ma anche può – consentendo al virus di continuare a circolare in maniera importante – scatenare, come dire, la fantasia del virus stesso, che si può “esibire” nel modificarsi con nuove, pericolose varianti.
Gli over 12 anni che hanno ricevuto in Umbria una dose sono l’87,7% con coloro che hanno ricevuto il ciclo completo della vaccinazione, all’84,2%. Considerando che l’Umbria è stata, praticamente durante tutta la crisi Covid, sempre tra le regioni più virtuose nella vaccinazione, soprattutto tra gli over 80 e come seconda dose, e che adesso sta fuori dalle prime cinque, fa giungere a questa conclusione: la resistenza dei no-vax qui si sta facendo sentire più che altrove, il muro non si sgretola.
La immunologa Romani indicava come non meno del 90-92% la soglia per una comprensibile tranquillità complessiva (mai chiamarla immunità di gregge ma qualcosa del genere), segnalando però che finchè il virus circola, può modificarsi in maniera insidiosa anche per i vaccinati.
Ecco dunque lo stato dell’arte. Con il livello di attenzione che sta tornando a essere livello di preoccupazione per una forma di “egoismo sociale” che, evidentemente, non si riesce a debellare.Il dato della Lombardia (91.3% di prime dosi) è la dimostrazione che da qualche parte si è riusciti a fare migliore opera di convincimento.