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Aeroporto, la Camera di commercio salda il conto: altro mezzo milione di euro all’anno

Il presidente Giorgio Mencaroni: «L’impegno dimostra che continuiamo a crederci». Ora tocca ai Comuni di Perugia e Assisi

PERUGIA – La giunta della Camera di commercio dell’Umbria ha dato mandato all’unanimità al segretario generale, Federico Sisti, di procedere alla liquidazione del contributo in conto esercizio previsto per il triennio 2022-2024 a favore della partecipata Sase S.p.A., la società che gestisce l’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco di Assisi”. La somma ammonta a 508mila 200 euro annui.

«L’Ente Camerale – ha dichiarato il presidente, Giorgio Mencaroni – prima di Perugia e poi dell’Umbria, ha sempre creduto alle potenzialità dell’Aeroporto umbro ed è sempre stata in prima fila nel sostegno e nella promozione della sua attività, impegnando negli anni somme importanti. L’impegno approvato all’unanimità dalla Giunta Camerale dimostra che continuiamo a crederci, convinti come siamo da sempre che la presenza di uno scalo aeroportuale rappresenti una grande opportunità per lo sviluppo economico dell’intera regione».
Il Piano industriale relativo allo Scalo umbro prevede, in estrema sintesi, di incrementare il numero delle rotte ed il flusso dei passeggeri – passando da 264.820 (anno 2022) a 345.143 (anno 2023) e a 412.977 (anno 2024). Per garantire un Ebit (Earnings before Interest & Tax, ossia di risultato aziendale ante oneri finanziari – tasse e interessi – ) positivo nel triennio di riferimento, è previsto un apporto annuale dei soci pari a 6.082.000 euro, di cui 5.000.000 a carico di Sviluppumbria S.p.A. e i rimanenti 1.082.000 a carico degli altri soci, da ripartirsi in proporzione alla propria quota di partecipazione al capitale sociale.
«La Camera di commercio, prima di Perugia e poi dell’Umbria – continua Mencaroni – ha sempre creduto alle potenzialità dell’aeroporto umbro ed è sempre stata in prima fila nel sostegno e nella promozione della sua attività, impegnando negli anni somme importanti. La nostra approvazione del Piano industriale presentato dal Cda, e di conseguenza l’impegno finanziario relativo al contributo in conto esercizio, dimostra che continuiamo a crederci, convinti come siamo da sempre che la presenza di uno scalo aeroportuale rappresenti una grande opportunità per lo sviluppo economico dell’intera regione attivando connessioni, opportunità, ritorni, potenziando l’apertura di tutto il sistema economico-imprenditoriale e anche del sistema sociale. D’altronde, l’impegno sull’aeroporto da parte della Camera viene da lontano. Basti ricordare il ruolo di primo piano che l’allora Camera di commercio di Perugia ha avuto, a partire dagli anni sessanta, nella battaglia perché l’Umbria fosse dotata di un aeroporto civile. Non c’è tappa di quel percorso, per nulla facile, in cui la Camera di commercio non sia stata in prima fila. Non a caso il 14 dicembre 1977, quando finalmente decollò il progetto con la costituzione della Sase S.p.A, tra i principali soci fondatori c’era l’ente camerale di Perugia».

Va ricordato che, il 26 aprile scorso, l’Assemblea dei soci ha deliberato – con una maggioranza di voti pari al 93,68% del capitale sociale (voto contrario solo del Comune di Perugia che, pur apprezzando la progettualità del Piano, ha motivato la sua scelta in base alla contingente indisponibilità nel proprio bilancio della quota di risorse finanziarie richieste) – l’approvazione del Piano di Risanamento e Sviluppo 2022-2024 (Piano industriale) predisposto dal CdA. I soci hanno condiviso la valutazione sull’importanza strategica dell’Aeroporto per lo sviluppo dell’economia regionale, prendendo atto che alcune stime riportano che (qualora si raggiungano i flussi di passeggeri e si attivino le rotte previste nel piano) il turismo incoming può avere ricadute sul territorio regionale di circa 55/65 milioni di euro nel 2022 fino ad arrivare a 90/100 milioni di euro nel 2024.


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