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 Luminarie, «Ritardo colossale» del Comune di Terni

Gli addobbi natalizi dovevano essere montati entro il 25 novembre, ma a Palazzo Spada neanche è stata aperta la busta con il progetto

TERNI – “Luci d’artista da Natale a San Valentino”:  dal 25 novembre al 28 febbraio 2023, c’è scritto nella prima pagina del bando del Comune di Terni da 200mila euro. Nel progetto allegato al capitolato di gara è indicato, punto per punto, tutto quello si sarebbe già dovuto vedere in centro. E che manca.

Dall’albero alto 15 metri in piazza Europa fino al mercatino tirolese nel parco dell’Ex Foresteria con un minino di 10 casine di legno e la possibilità di sorseggiare un vin brulè o di assaggiare le caldarroste, la stella cometa in piazza San Francesco, il cielo stellato in corso Tacito, le stalattiti in corso Vecchio, l’animazione nelle piazze,  gli spettacoli itineranti nei giorni di festa. «Per organizzare un Natale così – spiegano gli addetti ai lavori – ci vogliono almeno trenta giorni. Per montare le luci come si deve e per predisporre un calendario di eventi bisogna prenotare gli artisti. Arrivare tardi a questo appuntato non significa mettere in difficoltà solo i commercianti, ma anche noi imprenditori». 
Non è la prima volta che si rincorrono i ritardi, a Terni. Quando era assessore agli eventi Andrea Giuli, il vice sindaco passava le notti insieme agli aggiudicatari per seguire da vicino il montaggio delle luminarie.  E comune non si era mai andati oltre la data fissata –  l’8 dicembre – per l’accensione degli  addobbi. Invece proprio quando Palazzo Spada chiede di accendere le luci per il black friday,  è proprio la macchina pubblica a far slittare tutto. 
Salta il 25 novembre. Ma anche la data dell’8 dicembre è incerta: il centro di Terni potrebbe restare “spento” persino quando viene tradizionalmente accesa la stella di Miranda.

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