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Terni: truffa da oltre 200mila euro

Gonfiate le spese per un progetto di riciclo industriale

TERNI – Truffa all’Unione Europea e allo Stato per una somma di 230mila euro. Il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Milano, su richiesta della Procura Europea, è stato applicato a una società ternana, che avrebbe percepito la somma in questione come fondi strutturali Fesr, pur non avendone diritto.

Secondo gli inquirenti la società, avrebbe, con la fittizia attestazione e dichiarazione di presenze di personale dipendente impiegato nello svolgimento delle attività finanziate (Ricerca e Sviluppo), falsificato la documentazione di spesa di un progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale denominato “Applicazione e riciclo di nuovo poliolefine termoplastiche”, inducendo in errore l’ente erogatore dei finanziamenti comunitari e nazionali, circa l’entità delle spese sostenute per la sua regolare conclusione, percependo in maniera indebita contributi pubblici.

Sulla base del materiale testimoniale raccolto attraverso l’escussione di quanti hanno partecipato, anche solo figurativamente, alle attività di ricerca industriale, la società avrebbe rendicontato l’impiego di un numero di dipendenti e di ore lavorate maggiori di quelli effettivi.

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