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Il punto della situazione a Umbertide: «Non esistono terremoti di serie A o di serie B»

Lo stato dell’arte a quasi tre settimane dal sisma. Parla il vicesindaco Annalisa Mierla

R.P.

UMBERTIDE (Perugia) – Si lavora alla gestione dell’emergenza post sisma. Il vicesindaco di Umbertide Annalisa Mierla fa il punto della situazione quando mancano pochissimi giorni alla terza settimana dalle tremende scosse di terremoto il 9 marzo scorso che hanno messo a dura prova le frazioni umbertidesi di Pierantonio e Pian d’Assino e la località perugina di Sant’Orfeto.

Dal vicesindaco umbertidese, pierantoniese doc e impegnata insieme al sindaco Luca Carizia e a tutta la struttura comunale nel lavoro quotidiano di gestione dell’emergenza, viene fatta una analisi dettagliata di ciò che sta avvenendo nella parte umbertidese del cratere.

ABITAZIONI

L’amministrazione comunale, fa sapere Mierla, nel voler dare una risposta alle persone con case inagibili a causa del terremoto, ha valutato la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale (comunemente note come case popolari) per nuove assegnazioni: «Tuttavia – dice il vicesindaco – gli alloggi al momento non occupati necessitano di interventi di messa a norma da parte dell’Ater (l’agenzia regionale che si occupa di edilizia popolare, nda) e non sono quindi assegnabili. È prossima l’uscita del nuovo bando regionale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica ai quali i cittadini con casa inagibile potranno partecipare, laddove ne ricorrano i requisiti, facendo valere questo grave disagio che determinerà un punteggio aggiuntivo ai fini della graduatoria di assegnazione»

IL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SAN PATERNIANO

La messa in sicurezza del campanile della chiesa di San Paterniano (uno dei simboli della frazione fortemente danneggiato dalle scosse) ricorda il vicesindaco Mierla, ha avuto: «Priorità assoluta, in contemporanea con le scuole, sin dal primo istante poiché consentirebbe la riapertura della strada principale, la riapertura di un’attività commerciale vitale per il paese e la possibilità ad alcuni residenti di rientrare nella propria abitazione».

Il Comune di Umbertide sta lavorando in concerto con l’ufficio tecnico dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e i Vigili del Fuoco: «È terminato il lavoro di stima del danno e abbozzato il progetto, ora sottoposto per approvazione dei materiali ed intervento alla Soprintendenza e alla Curia. L’amministrazione è al lavoro con il genio civile della Regione, fa sapere il vicesindaco, per «chiudere il cerchio e approvare l’intervento in tempi celeri con o senza lo stato di emergenza. Nel qual caso si interverrà in somma urgenza come fatto per il ricollocamento di tutti gli alunni delle tre scuole del paese».

QUESTIONE AFFITTI

Su questo fronte, evidenzia il vicesindaco, si stanno seguendo «due strade parallele che si incontreranno nel momento in cui lo Stato di Emergenza verrà dichiarato. Ad oggi, senza il suddetto, ci siamo portati avanti creando una rete con tutte le agenzie immobiliari di Umbertide al fine di ricollocare tutti gli sfollati prima possibile per chiudere il centro di accoglienza che per quanto fondamentale sia stato non potrà essere protratto a lungo».

Il Comune ha quindi svolto una intermediazione «anche con il Fondo di housing sociale chiedendo di calmierare gli affitti presso la Fornace. Si è già ottenuta una riduzione dei prezzi. Nel contempo, con i servizi sociali e con alcune amiche, in maniera assolutamente volontaria, si stanno mettendo insieme le disponibilità delle abitazioni agibili e libere. Servizi Sociali che hanno gestito insieme alla Asl tutte le prime emergenze in maniera egregia».

Seguendo questo schema, afferma Mierla, solo negli ultimi due giorni «abbiamo ricollocato almeno 6-7 famiglie. Con l’attivazione dello stato di emergenza arriverebbero i cosiddetti Cas, contributi per l’automa sistemazione, che coprirebbero l’affitto».

Umbertide terremoto
MUTUI

Chi ha visto dichiarare la propria casa inagibile a causa del terremoto sono soprattutto famiglie che: «Hanno mutui in essere e l’attivazione di un contratto di locazione – spiega il vicesindaco – costringerebbe le stesse a pagare sia il mutuo, che per legge se non c’è lo stato di emergenza non può essere interrotto, che il nuovo affitto. In attesa dunque dello stato d’emergenza il vicesindaco ha reso noto che sta interloquendo con l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) dell’Umbria per chiedere incontro con l’associazione Banche italiane (Abi)».

CVA SANT’ORFETO

Da circa una settimana la struttura non ospita più al suo interno persone sfollate e l’unico centro di accoglienza è rimasta la palestra delle scuola elementare di Pierantonio: «Il Cva – dice Mierla – è tornato nella piena disponibilità del territorio, ridonando ai nostri bambini la possibilità di svolgere le attività sportive. La santa messa, in accordo con il Comune di Perugia viene celebrata all’interno del Cva piccolo poiché quello di Pierantonio è ancora sede di somministrazione dei pasti».

I VOLONTARI

Grande è stato ed è ancora il lavoro svolto dai volontari: «La nostra protezione civile – dichiara il vicesindaco – è arrivata quasi al limite. Servono volontari per coprire i turni in palestra. Se si riescono a ricollocare gli ultimi nuclei familiari il centro di accoglienza potrebbe essere chiuso. Se qualcuno chiede di collocare tutte le persone sfollate in delle casette forse parla dal salotto sicuro di casa propria, senza rendersi conto che per costruire fognature ed impianti si costringerebbe le stesse persone all’Interno della palestra per mesi».

Una gara di solidarietà senza limiti si è venuta a creare per dare un sostegno alla gente colpita dal terremoto: «Ci sono pasticcerie, rosticcerie, bar e associazioni che stanno donando colazioni e cene agli sfollati. Un grazie speciale va a tutti loro. E a chi ha creato il “Gofoundme” – la raccolta fondi online organizzata da Pierantonio Sport – che sta raccogliendo tantissima solidarietà».

Umbertide terremoto
ATTIVITÀ COMMERCIALI

Impegno continuo anche per quanto riguarda le attività commerciali presenti a Pierantonio, visto che la quasi totalità è stata chiusa: «Si sta completando – rende noto Mierla – la mappatura dei negozi agibili e non agibili e sto mettendo in contatto per quanto di mia capacità e competenza i vari soggetti per evitare lo spopolamento totale. E questa è un’operazione da fare ora e prima di ora. Ringrazio la piena disponibilità dell’ufficio tecnico del Comune, della segreteria e dell’Anagrafe intera».

SCUOLE

Fronte scuola primaria, dichiarata inagibile a seguito del terremoto: «Stanno procedendo a ritmo serrato i lavori per un importo 100mila euro stanziati in somma urgenza per il riadattamento di una parte della scuola dell’infanzia in scuola primaria, grazie anche al contributo di Gesenu, aziende locali che hanno messo a disposizione tutte le loro forze e del nostro ufficio manutenzioni ed elettricisti».

Si pensa a far tornare nella frazione anche gli studenti delle medie: «Alcuni genitori – informa il vicesindaco – ci hanno chiesto un incontro per conoscere la possibilità di tornare a Pierantonio sin dal prossimo settembre. Dopo Pasqua valuteremo tale possibilità. Al momento i nostri bambini/ragazzi si trovano presso le scuole Mavarelli-Pascoli che hanno riservato loro una ottima collocazione, avvenuta a meno di una settimana dall’evento che ci ha devastati».

Al termine del focus, Mierla lancia un duro sfogo: «Se sono i morti a dover decretare la permanenza sui media nazionali, no grazie. Se li avessimo avuti staremmo forse sui giornali ma ancora per poco. Non sento da molto più parlare delle 309 vittime del terremoto dell’Aquila del 2009. Quello che conta è ciò che si sta chiedendo ora. E vorrei precisare ai più, che le nostre zone e questo intero pur piccolo cratere, sono state interamente ricostruite dal terremoto del 1984 e 1997 (e la scuola media completamente inagibile nel 2008 dal Comune di Umbertide) con tutti i crismi dovuti. Evidentemente chi ha fatto la legge del taglione a magnitudo 5 è stato un pericoloso incapace».

Dopo l’annuncio fatto nei giorni scorsi dalla presidente Tesei sull’arrivo del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nelle località straziate dal terremoto del 9 marzo, il vicesindaco Mierla dà notizia della visita del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma, Guido Castelli, che avrà luogo nella giornata di sabato primo aprile.

Sarà una nuova occasione per fare leva sul governo affinché venga dichiarato, dopo quasi un mese, il tanto atteso e sperato stato di emergenza.

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