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Su il sipario in Umbria: gli spettacoli della settimana

UMBRIA7 IN PLATEA | Consigliati per voi

di Francesca Cecchini

Assisi, Città della Pieve, Città di Castello, Gualdo Tadino, Narni, Perugia, Solomeo, Terni le città che, con i loro teatri, saranno palcoscenico degli appuntamenti in scena questa settimana dal 20 al 26 marzo in Umbria. Sul palco, tra gli altri, la vita di Giovanni Falcone, due spettacoli dedicati al maestro Antonio Canova, danza sulle note della “Carmen”, un omaggio a Gianni Rodari, brevi interviste dall’humour drammatico e un viaggio poetico e originale nel Paradiso con Simone Cristicchi.

Lunedì 20 e martedì 21 marzo alle 20.45 al teatro Sergio Secci di Terni “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio” di Nicola Borghesi e Lodo Guenzi.
Il frontman del popolare gruppo Lo Stato Sociale Lodo Guenzi indossa i panni dell’attore in un monologo autobiografico. Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio è uno spettacolo sbagliato. Dall’inizio. È un tentativo di messa in scena che parte dalla stand up e si perde in una storia vera. L’attore è davanti al pubblico, deve fare il suo show, tocca a lui, è chiamato a portare a termine qualcosa da cui vorrebbe istintivamente fuggire, che è quello che di solito fa, che ha sempre fatto, da bambino: quando salvarsi la vita coincideva col correre più veloce.
Qui l’intervista a Lodo Guenzi in occasione della scorsa messinscena in Umbria.
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

Martedì 21 marzo al teatro Cucinelli di Solomeo “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace, regia e drammaturgia di Daniel Veronese, con Lino Musella e Paolo Mazzarelli.
L’ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano. Il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo. Attraverso una rosa di racconti tratti dalle “Brevi interviste con uomini schifosi” Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino: c’è l’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c’è l’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c’è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce: una galleria impietosa di mostri.
Veronese traspone queste voci in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è disturbante e comico ad un tempo.
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

Tullio Solenghi @Mauro Operamolla
foto di Mauro Operamolla

Mercoledì 22 marzo alle 21 al teatro Don Bosco di Gualdo Tadino “Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio, progetto firmato dal regista Sergio Maifredi insieme a Tullio Solenghi, che legge ad alta voce il testo “pietra miliare” per la comicità italiana, Fantozzi, per raccontare
Paolo Villaggio nella sua dimensione di autore. La serata è dedicata a Villaggio scrittore, ligure come Solenghi e come Maifredi che gli consegnò il premio Internazionale Grock nel 2011 e lo frequentò negli ultimi anni per parlare di Genova e di Teatro nella sua casa romana.
«Paolo Villaggio – scrisse Maifredi nella motivazione del premio – è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale
e grottesco professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana».
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

Giovedì 23 marzo alle 21 al teatro Giuseppe Manini di Narni “Canova svelato” della compagnia Rbr Illusionisti della danza, regia di Cristiano Fagioli,
coreografie Cristina Ledri e Cristiano Fagioli, creazione per sette danzatori.
La nuova creazione ispirata al Canova porterà in scena un’originale interpretazione delle opere del massimo esponente del Neoclassicismo in scultura. Lo spettatore potrà assistere ad una vera e propria traslazione: le opere d’arte del maestro di Possagno prenderanno forma nel mondo contemporaneo. Canova sarà la “guida” di questo viaggio scenico, sarà il lume che indicherà il passaggio, sarà la voce di profezie in un’ esperienza danzante visionaria. Il muro della convenzione deve essere abbattuto, è necessario saper guardare oltre: anche le sculture, i maestri del passato, l’Arte stessa possono insegnare a prendersi cura del nostro Mondo e solo un teatro intriso di evocative illusioni può essere il luogo di partenza per questa “canoviana” esperienza.
Prevendite su TicketItalia o alla Casa dello spettatore 334 9400796

Bum ha i piedi bruciati
foto dal sito Fontemaggiore

Giovedì 23 marzo alle 21 al teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve “Bum ha i piedi bruciati. Monologo sulla vita di Giovanni Falcone”, di e con Dario Leone, liberamente tratto dal romanzo “Per questo mi chiamo Giovanni” di L.Garlando. Spettacolo teatrale che racconta da un punto di vista intimo, intenso, e giocoso senza rinunciare alla drammaticità degli avvenimenti, la vita di Giovanni Falcone. Pur prendendo lo spunto narrativo da un romanzo per ragazzi, lo spettacolo, risultato di mesi di studi (di testi del Magistrato, suoi discorsi, interventi, interviste, articoli, proposte di legge, trasmissioni tv e radio, eccetera), è uno spettacolo per un pubblico adulto, che sa coinvolgere in modo molto attivo anche gli studenti (dalle seconde medie in su).
Prevendite: 075 5286651 – 075 5289555 – 353 4275107

foto dal sito del teatro Lyrick

Giovedì 23 marzo alle 21.15 al teatro Lyrick di Assisi “Carmen”, capolavoro nella versione del Balletto di Milano, ispirata alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Bizet, apre a nuove interpretazioni senza tradire la tradizione ed avvalendosi di una modernizzazione della messa in scena.
Il balletto è ricco di coreografie coinvolgenti di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti. Appassionati pas de deux si alternano a vivaci danze d’assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie che impegnano tutto l’ensamble in un clima d’energia e passione, sottolineato dalle stupende musiche di Georges Bizet, non solo tratte dall’omonima opera, ma anche dalle due Suites e dall’Arlesienne n. 2.
Nel title-rôle Giusy Villarà è una Carmen travolgente, magnetica e sensuale. Accanto alla ventunenne danzatrice catanese il principal della Compagnia Alessandro Orlando è Don José, il carismatico danzatore francese da poco al Balletto di Milano Etienne Poletti è Escamillo, mentre Alberto Viggiano interpreta il “destino”, figura che conduce la vicenda della bella gitana che resta incondizionatamente fedele a sè stessa, anche se questo la condurrà alla morte.
Prevendite su TicketItalia

Bayadere_foto di Alice Mattiolo
foto di Alice Mattiolo

Venerdì 24 marzo alle 20.45 al teatro Francesco Morlacchi di Perugia “Bayadère. Il regno delle ombre” di Ludwig Minkus e Michele Di Stefano, con i danzatori Cristina Acri, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Alice Catapano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Mattia Luparelli, Aldo Nolli, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo.
In scena, racconta DI Stefano: «Un balletto intriso di un esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme. Nella tradizione la sua scena più celebre, Il regno delle ombre, si presenta borderline, al limite tra il reale e l’aldilà, dove le ombre che appaiono sono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono sono rituali. Il mio interesse è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, per scatenare tutta la sua forza dinamica. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione».
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

foto di Matteo Maffesanti

Venerdì 24 marzo alle 20.45 al teatro degli Illuminati di Città di Castello “Graces” di Silvia Gribaudi, progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
In scena tre corpi maschili, tre danzatori dentro un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Qui l’intervista a Silvia Gribaudi in occasione della scorsa messinscena in Umbria.
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

Sabato 25 alle 21.15 e domenica 26 marzo alle 17.15 al teatro Franco Bicini di Perugia “Paralisi progressiva”, commedia in tre atti di Franco Bicini, regia di Mariella Chiarini.
Lo spettacolo, scritto nel 1983, sembra il fedele ritratto di una famiglia di oggi. Una madre troppo compiacente, un padre in piena crisi d’autorità, figli che non hanno maturato nessuna consapevolezza di ciò che conta davvero nella vita e abbagliati da sogni e chimere irrealizzabili. La messa in scena di una finta paralisi, suggerita al padre da un caro amico come possibile rimedio, riuscirà a responsabilizzare il giovane sprezzante Cicci e la sorella Violetta, persa nella sua velleità di diventare una Callas? Per fortuna nei momenti più critici interviene a sdrammatizzare e a portare il sorriso il nipote Torquato, ospite fisso della famiglia, un po’ tocco di cervello, ma recante i segni di una umanità ancora intatta e innocente, forse preservata proprio, in questo malsano mondo, dalla sua particolare condizione mentale.
Prenotazioni: 075 5736794 – 333 3879119

Domenica 26 marzo alle 17 al teatro Francesco Morlacchi di Perugia “Paradiso. Dalle tenebre alla luce”, dalla “Divina Commedia” di Dante Alighieri, scritto da Simone Cristicchi (anche in scena) in collaborazione con Manfredi Rutelli.
Lo spettacolo è un viaggio poetico e originale nel poema dantesco. In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno – che molto spesso è da lui edificato – barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della natura.
A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
Prenotazioni telefoniche al botteghino telefonico regionale Tsu: 075 57542222 (dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20)

Fiabe al telefono Tieffeu

Domenica 26 marzo alle 17 al teatro di Figura di Perugia “Fiabe al telefono. Omaggio a Gianni Rodari” della compagnia Tieffeu, spettacolo per attori e figure di Mario Mirabassi, con Claudio Massimo Paternò e Ingrid Monacelli, consogliato a partire dai 3 anni.
Spettacolo molto vivace e e divertente, affronta un tema di grande attualità e molto diffuso tra i bambini di oggi: l’attaccamento morboso ai telefoni cellulari. Giovannino, bambino affascinato dalla comunicazione digitale e dagli strumenti in uso quotidiano nella sua famiglia, fa spesso i capricci perché vuole essere costantemente connesso con queste macchine infernali. Un giorno, a casa ammalato, riceve la visita della nonna che gli propone “Il gioco dell’immaginazione”.
Acquisto dei biglietti: 075 5725845

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