di Marco Brunacci
PERUGIA – Proposta di primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco a Terni sul modello Narni. Sindaci unitari o quasi nel resto dei Comuni.
Nel “summit della mimosa” del centrosinistra qualche idea è fiorita.
Il ciclone Latini che si è abbattuto sul centrodestra ha cambiato umore e prospettive a sinistra.
Ecco allora le decisioni prese con la firma di tutte le delegazioni, Pd e M5s, CiviciX, Terzo Polo, Art.1, Alleanza verde, Psi.
Terni. Il Psi ha proposto il modello Narni per superare le divisioni. Quindi primarie di coalizione che potrebbero essere decise dal tavolo su Terni che si riunirà il 14 marzo. I gazebo potrebbero essere pronti per domenica 19, al massimo 26.
Per ora M5s resta su Fiorelli (con il pesante endorsement di Mascio e Stufara), quel che resta del Pd ternano su Kenny. Resiste la candidatura Diotallevi, mentre Azione stramba su Santino Rizzo. In attesa delle possibili primarie.
Ma cambia la prospettiva.
Umbertide. Su Anniboletti, sindaco unitario, va anche M5s «se però si compone un quadro regionale», dicono i contiani. Quindi, in solfoni, intesa di massima amche su Terni. Ma un pezzetto del quadro nel “summit delle mimose” si è composto.
Corciano. Tutti su Pierotti con i distinguo di Azione.
Ora i Comuni sotto i 15mila abitanti.
Cannara. Storica intesa, dopo anni di contese: sotto lo stesso tetto e il medesimo candidato sia Porzi che Petrini. Corre per sindaco Alessia Sirci, trentenne, iscritta al Pd.
Trevi. Unità trovata anche qui sull’avvocato Rosichetti (società civile).
Monte Santa Maria Tiberina. Conferma per Letizia Michielini, Pd, sindaco uscente.
Passignano. Un altro sindaco uscente del Pd ricandidato: corre Pasquali con più o meno tutti dietro.
Il dato politico? Il nuovo Pd a trazione Schlein e interpretazione Bori ottiene il suo primo successo. Niente di travolgente ma si è toccato con mano che il “campo larghissimo” – bisognerà vedere se gli elettori sono poi d’accordo – è possibile anche se con molti “se” e molti “ma”. Però il clima è cambiato. Un campanello d’allarme per il centrodestra.