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Botte e vetri esplosi al concerto in discoteca: in 7 non ci potranno più entrare per due anni

La rissa di gennaio e i Daspo emessi dalla questura: un ragazzo non potrà avvicinarsi a nessun locale di tutta la provincia di Perugia

PERUGIA – Il concerto di un noto trapper, prima gli insulti, poi le botte, la rissa e i vetri fatti letteralmente esplodere a calci e dopo 3 mesi la questura chiude le porte di quella discoteca per sette ragazzi per ben due anni.

La polizia di Stato ha infatti emesso 7 provvedimenti di Daspo Willy nei confronti di altrettanti ragazzi – di età compresa tra i 19 e i 30 anni – che lo scorso 22 gennaio, in una nota discoteca alla periferia di Perugia, si erano resi protagonisti di gravi disordini che avevano costretto il personale addetto alla sicurezza del locale ad evacuarlo, con seri rischi per la sicurezza degli avventori presenti.
In particolare, la misura di prevenzione personale è scaturita dall’attività di accertamento svolta dalla Divisione Anticrimine della questura di Perugia che, in considerazione della gravità dell’episodio, della modalità con le quali è avvenuto e dell’allarme sociale creato nei confronti degli avventori del locale pubblico – notoriamente frequentato da ragazzi e da famiglie – ha ritenuto la condotta tenuta dai sette ragazzi – 5 cittadini italiani e 2 cittadini stranieri – tali da determinare una situazione di grave pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Per questi motivi, al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il questore Giuseppe Bellassai ha adottato i Daspo. A tutti e sette i destinatari, per la durata di 2 anni, sarà vietato l’accesso al locale di pubblico spettacolo teatro dell’evento, nonché interdetto lo stazionamento nelle sue immediate vicinanze.
Per uno dei giovani coinvolti, inoltre, sarà anche interdetto per un anno l’accesso a tutti i locali di pubblico trattenimento presenti nell’intera provincia di Perugia, con l’ulteriore divieto di stazionare nelle loro vicinanze.

Queste misure di prevenzione, particolarmente importanti e incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (Dacur). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.

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