di Marco Brunacci
Masselli candidato sindaco del centrodestra (con o senza Lega) ultimo atto.
Ciak, interno notte. Riunione dei Coordinamenti regionale, provinciale e comunale nella sede di Forza Italia di Terni. Discussioni, frizioni, poi tutti a casa (i perugini partono prima, i ternani a seguire).
Tutti uniti stilano una faticosa nota comune che però è chiarissima nella sostanza. E da oggi, primo aprile – non dovrebbe essere uno scherzo ma visto il caos che c’è in giro non si sa mai – Masselli è il candidato di una coalizione di centrodestra con dentro forze civiche e la Lega può ora ufficialmente scegliere a quale santo votarsi: o al candidato della sua coalizione (Masselli) o a chi altro gli pare.
Già il segretario regionale di Fdi, Zaffini, avrebbe invitato i suoi a parlare, da subito in poi, «solo con i cittadini ternani per spiegare il programma».
Forza Italia lascia a imperitura memoria della nottata ternana la nota che segue, per lanciare un ultima passarella alla Lega perché – transitando per una mediazione romana – torni in coalizione.
Infatti Fi chiede «ai vertici nazionali di continuare ad esperire ogni tentativo di tenere unito il centro destra e le liste civiche, nella convinzione che solo una coalizione unita, nella continuità del buon governo della città di Terni, possa garantire la buona amministrazione del nostro Comune».
Ma subito dopo ecco il passaggio che mancava a far decollare definitivamente Masselli: «FI accoglie la proposta di candidatura, sottoposta da Fdi, di Orlando Masselli ed esprime un orientamento positivo sulla sua capacità di proseguire il buon lavoro svolto dalla coalizione di centrodestra».
Ultimo paragrafo con mozione degli affetti: Fi rivolge «infine un appello agli amici della Lega e a Leonardo Latini a continuare insieme il lavoro intrapreso dal 2018 per la nostra città di Terni». Amen? Stavolta sì