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A Pierantonio si mette in sicurezza il campanile ferito dal terremoto

Iniziate le operazioni di cerchiatura della torre. In dieci giorni il traffico può tornare in tutta via Da Vinci

AL.MIN.

UMBERTIDE (Perugia) – Il momento tanto atteso dalla gente di Pierantonio è finalmente arrivato. Sono infatti incominciati in questi giorni i lavori di messa in sicurezza del campanile della chiesa di San Paterniano. La torre è diventata a tutti gli effetti il simbolo del terremoto del 9 marzo, giorno in cui si è trasformata nella sorvegliata speciale del centro del paese a causa delle profonde lesioni riportate.

L’obiettivo è quello di riaprire la via sottostante il campanile e di mettere di conseguenza fine alla mini zona rossa tra via Da Vinci e la chiesa del paese.

Le operazioni, effettuate da una ditta specializzata di Città di Castello, consistono nella cerchiatura della parte superiore della torre campanaria sulla quale, a seguito del terremoto, si è verificata una lesione al terzo pilastro con delle apposite cinghie. Sono state inoltre tolte le tre campane, presenti nella struttura dal 1905 (al tempo il parroco del paese, come inciso nel manufatto bronzeo era don Francesco Ballerini) e restaurate nel 1983 (quando pastore delle anime del paese era l’indimenticato don Lino Burani, scomparso a gennaio 2021), per cercare di alleggerire la struttura.

Il peso totale delle tre campane è di 15 quintali: la più grande ha una consistenza di 8 quintali, quella di media grandezza 3 e la più piccola 2.

Tolte le campane, saranno messi dei cavi di acciaio intorno alla cella campanaria, in modo tale da metterla definitivamente in sicurezza. I lavori avranno la durata di una decina di giorni, al termine dei quali le auto e i pedoni la strada torneranno finalmente a passare lungo la strada principale di Pierantonio, dando finalmente un senso di normalità che manca da troppo tempo.

«L’amministrazione comunale e gli organi competenti – dice il vicesindaco Annalisa Mierla – si erano portati avanti con un progetto da realizzare il prima possibile e questo ci consente di essere in anticipo sui tempi. E’ un passo avanti per restituire alla frazione la vitalità e la serenità che purtroppo sono venute meno con il terremoto». L’importo totale dei lavori, approvati dalla Soprintendenza ai beni culturali, è di 45mila euro finanziati da fondi regionali dell’emergenza sisma.

Nel frattempo il segnale delle ore quotidiane e il suono dei giorni di festa, viene affidato all’impianto di campane elettroniche inaugurato alla presenza dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis il 28 aprile scorso. Le campane vere saranno custodite nella chiesa di San Paterniano. Quelle elettroniche prenderanno il loro posto temporaneamente sulla vetta del campanile.

La gente sta con il naso all’insù per seguire attentamente i lavori. La strada sta per essere riaperta. All’esterno di uno dei due bar del centro, quello chiuso per inagibilità del palazzo dove è ospitato, c’è un ramoscello di ulivo. Che sia di buon auspicio per tutti.

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