in

Al Fat Luigi De Magistris presenta il libro “Fuori dal sistema”

Un uomo tradito dalle istituzioni

di Francesco Petrelli

TERNI- Un libro della storia italiana tra vita vita quotidiana e storia politica. Fuori dal sistema un diario di bordo e un viaggio nel tempo, Luigi De Magistris intervistato da Stefano Galieni dirigente segreteria nazionale Prc. Luigi De Magistris -racconta- « un giovane magistrato in un posto sereno come la Calabria, tra ‘ndrina e massoneria, denuncio fin da subito la realtà dei fatti, in questo modo inizia la mia carriera. Un libro per far conoscere quello che molti non conoscono e ora non se ne parla più se non grazie a pochi magistrati. Due parti nel libro, una la storia da magistrato e l’altro l’impegno politico. Sono entrato in magistratura a 25 anni, immediatamente ho potuto constatare che interessi privati, affaristici e criminali prevalgono sull’interesse pubblico e il bene comune. Un frutteto contaminato dove si opera su due fuochi distinti ma con uno stesso cecchino. Non più tritolo ma solo carte bollate, ci sono minimo cento verbali alla magistratura competente e alla commissione giustizia, ma lo stato decide di non farsi condannare. Emergenza, commissariamenti e poteri speciali dove il sistema opera in multiutility e nella massoneria impiegata. Gratteri e Di Matteo sono gli ultimi esponenti della magistratura vera. Un esempio, l’arresto di Matteo Messina Denaro, che è stato per anni a casa nel suo paese e nessuno l”ha mai visto è il colpo inesploso nella borghesia mafiosa che non è stato battuto altrimenti avrebbe dovuto battere se stesso. Quando si parla di trattativa stato-mafia non si può condannare solo i mafiosi ma anche chi ha partecipato. È nata una nuova stagione come dicevo con le carte da bollo e con la legalità formale, un vero partito in piena regola. I proiettili istituzionali nello scenario stato-mafia non sono più dinamitardi. Quando cominci da giudice ragazzino che non può fare errori ed hai lo stato che non ti protegge capisci che è meglio scrivere e denunciare, è un nostro diritto ma è anche un nostro dovere». Un libro che parla anche del rapporto controverso con il Capo dello stato Giorgio Napolitano e del suo amore Napoli, dove è riuscito a dimostrare il saper fare nella sua autonomia politica. La storia di Luigi de Magistris è la storia di un uomo delle istituzioni che è stato tradito, più volte, dalle istituzioni. Un magistrato fedele alla Costituzione, dalla prima linea della Calabria si ritrova a indagare su un inquietante intreccio di corruzione, mafie, logge e lobby radicate nello Stato. Un sistema che depreda il denaro pubblico e coinvolge politici sia di centrodestra sia di centrosinistra, grandi imprese, settori della magistratura e delle forze dell’ordine, con il collante della massoneria deviata. Giunto al cuore del sistema, De Magistris viene travolto da interrogazioni parlamentari, ispezioni, procedimenti disciplinari e penali, bombardamenti istituzionali fin dai vertici più alti dello Stato. Nel 2011 viene eletto sindaco di Napoli contro tutto e tutti. Una rivoluzione che ha trasformato Napoli nella città dell’acqua pubblica, dei beni comuni, del riscatto culturale e turistico, sconfiggendo l’emergenza rifiuti, le inflitrazioni della camorra e l’ostilità dei partiti, dei governi e della regione Campania. Fuori dal sistema è il racconto di una vita dedicata al bene comune, senza mai cedere a compromessi e con uno sguardo al futuro. 

A Pierantonio si mette in sicurezza il campanile ferito dal terremoto

Il tempo impazzito fa salire il prezzo di frutta e verdura