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La “bomba” di Melasecche: «Caro Bandecchi dialoghiamo, altrimenti rischiamo di perderti come imprenditore»

SPOTLIGHT DI MARCO BRUNACCI | Elezioni a sindaco a Terni. L’assessore regionale scrive “cordialmente” al presidente della Ternana con il dubbio, «che è quasi una certezza”, sulla incompatibilità in caso di elezione in Comune. Con il rischio di non dare seguito ai progetti del Bandecchi imprenditore

di Marco Brunacci

Una presa di posizione chiara di sicuro. Netta e deflagrante. Che sia anche una sorta di bomba sulla campagna elettorale lo decideranno gli elettori, in tutto sovrani.

Però questa sorta di lettera aperta dell’assessore regionale Enrico Melasecche, leghista, a Stefano Bandecchi, comparsa in nottata in risposta a un post di Corridore, ha elementi di novità su cui aprire riflessioni.

La tesi? Caro Bandecchi, sei troppo importante per Terni come imprenditore, che di fatto verrebbe meno se assumessi avessi un ruolo come politico, a causa dei vincoli imposti dalla incompatibilità.
Scrive Melasecche: «Non posso non difendere il mio lavoro perché è fatto con passione e professionalità. Ribadisco che, nel mio ruolo di assessore regionale, ho sempre difeso e sta difendendo a testa alta tutti i progetti che Stefano Bandecchi ha proposto quale presidente della Ternana e sono fra coloro che ha proposto di assegnargli la cittadinanza onoraria. E mi auguro che possa e voglia condurli tutti a termine».

E Melasecche riepiloga i 4 progetti, prima di invitare, il “caro Stefano” come “uomo del fare” a ricordare quando il sindaco Latini e lo stesso Melasecche andarono all’Unicusano quattro anni fa per invitarlo «caldamente ad investire a Terni non solo sul calcio ma in tutte le iniziative imprenditoriali, ecocompatibili, che il mercato avrebbe potuto offrire».
Melasecche chiosa: «Ti do atto che lo hai fatto e lo stai facendo – ma ecco il punto – Ho però il fortissimo dubbio, per non dire la certezza, che la tua decisione di scendere in campo con la candidatura a sindaco ti impedirebbe, nel caso di elezione, di realizzare tutte le promesse su cui ti sei fin qui impegnato perché il conflitto di interessi è tale, da un punto di vista giuridico ma anche politico di impedirti di poter esercitare contemporaneamente entrambe le funzioni».

Ed eccoci qua: «Sarebbe un vero peccato per Terni perdere la tua enorme capacità imprenditoriale e di investimento. Pertanto, senza alcun doppio fine, pur comprendendo le ragioni che ti hanno portato a scendere in campo, ti propongo di riflettere sulle prossime decisioni».

Il percorso è un po’ tortuoso ma il nocciolo è chiaro: «Terni non può permettersi il lusso di perderti come imprenditore ed amico».
Di più: «Non c’è alcuna ragione per dividersi e far contenti coloro che non vedono l’ora di criticarti e di vederti fallire anche nelle tue sfide d’impresa. Troviamo un modo per riaprire un dialogo di ampia soddisfazione per la città (e per l’Umbria tutta perché l’intera regione avrebbe moltissimo da guadagnare se Terni potesse diventare una delle locomotive che traina lo sviluppo) ma, giustamente, anche per le tue iniziative».

Finale: «Creeremmo una squadra fortissima che, nella più assoluta correttezza e legalità, potrebbe essere di esempio per tutto il Paese. Te lo consiglio da politico con grande esperienza, da visionario come te, da appassionato delle cose serie e del fare. Non dovessi tu ascoltare questo mio appello pubblico, estremamente fermo e senza alcun doppio fine, ti invito a rileggerlo spesso in futuro e vincano sempre i migliori quando dimostrano intelligenza, cuore e capacità di fare squadra. Vivissime cordialità».

Piccola conclusione: dato che Melasecche sottolinea che Bandecchi «non è certo un uomo di sinistra», l’assessore regionale immagina intenti comuni tra il centrodestra ufficiale e Bandecchi, pensando però a un Bandecchi non nell’amministrazione per ragioni di compatibilità. Sarà un progetto con un futuro?

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