MARIA LUCE SCHILLACI
TERNI – Da otto anni è chiuso al pubblico. Il parco Rosselli, cuore verde nel quartiere di Borgo Bovio, è inaccessibile dal 2015, quando un’ordinanza dell’allora sindaco Leopoldo Di Girolamo ne sigillò i cancelli per il rischio di caduta degli alberi dopo un forte temporale.
L’anno scorso l’esito delle verifiche sanitario-ambientali fatte effettuare dal Comune sull’intera area del parco ha confermato la contaminazione del terreno, sotto c’è di tutto: antimonio, arsenico, cobalto, cromo, nichel, piombo, rame, zinco e idrocarburi pesanti. Da qui è poi iniziata la fase della bonifica ancora in corso. Il parco resta dunque interdetto. I residenti però sono al limite della sopportazione. Oltre al fatto che l’area non può essere più utilizzata, c’è anche la questione sicurezza. Nel parco infatti, nonostante i catenacci, c’è chi riesce a entrare, i segni a terra sono evidenti.
«Più volte – spiega un residente del posto – abbiamo segnalato la presenza di persone nel parco, forse scavalcano il recinto, ci sono giri poco leciti, la sera in particolare l’area diventa meta di spaccio. Io, a parte questo tipo di giri, non vedo mai nessuno a fare lavori o sistemazioni. La polizia viene spesso a controllare, ma la situazione non cambia e noi abbiamo paura».
C’è anche un’attività commerciale proprio a ridosso del parco, i titolari sperano da anni nella riqualificazione ma, aggiungono, occorrono tempi brevi.
«Sono passati uno a uno tuti i candidati a sindaco – dice una signora del posto – sperimo che la nuova amministrazione faccia qualcosa per riaprire il nostro parco al più presto».
Il parco ora appare in un vero e proprio stato di abbandono, l’erba è alta e tra i rovi si intravedono rifiuti di vario genere.




