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Verso il ballottaggio/Bandecchi a correre per aggiungere consensi al suo 25%, Masselli a spiegare che aprirà a tutte le forze vitali della città

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Passata la prima ondata del «venite a me voi tutti che avete una protesta» ora il presidente deve lavorare a sinistra e nella Cgil. Per il candidato del centrodestra la nuova immagine di innovatore che non farà il Latini bis, ma un governo inclusivo

di Marco Brunacci

TERNI – Verso il ballottaggio, il punto sulla situazione,.
QUI BANDECCHI. L’infaticabile leader di Alternativa popoalre sta spendendosi senza risparmio: era partito col vento in poppa, pronto a essere il collettore di tutte le proteste di una città che di proteste ne ha tante da fare, ma ora, dopo l’ondata, l’inevitabile risacca. Ecco perchè il crescente impegno sul campo, ecco perchè iniziative come la mano tesa all’ex sindaco Latini, per far breccia nel suo elettorato.

Bandecchi, stratega avveduto come pochi, sa bene che parte indietro rispetto a Masselli, da un 25% di consensi non certo enorme e che è fondamentale per lui accreditarsi come vincente.
La fase uno un pò da messia (venite a me voi tutti che avete una protesta o una rimostranza) è esaurita. Per i miracoli Bandecchi si deve attrezzare, come per tutti noi mortali.
Quindi è esemplare il suo modo di spendersi (mamma quante energie): va nei quartieri rossi ternani dove si possono trovare i voti da aggiungere al certo non grande 25% di partenza.
Il “tanto peggio, tanto meglio” di parte della sinistra è perfetto per gonfiare le vele dei suoi consensi.
Ecco il suo blitz alla Cgil che solo agli ingenui può sembrare fuori luogo. Come, un paracadutista della Folgore accolto da amministratore illuminato tra chi si commuove alle note di Bella ciao? Ma certo.
E’ vero che ufficialmente il Pd ha sposato la linea della Sereni (non votiamo Masselli ma neanche Bandecchi) e però c’è chi si illude (questa sì pura illusione) che tra 6-7 mesi Bandecchi non ci sarà più, e coglie l’occasione per fare un dispetto al centrodestra. Qui si gioca – come segnalato fin dal primo giorno da Umbria7 – una parte importante del ballottaggio.
Una nota finale sui Cinquestelle. E’ sicuro che ci sono simpatizzanti ex grillini passati nelle fila di Bandecchi. Ma ora un serio esponente del movimento lancia- sommessamente- l’allarme: una vittoria di Bandecchi significherebbe un colpo durissimo per la presenza di M5s nel tessuto ternano. M5s, se vince Bandecchi – argomenta – resterebbe con un solo consigliere in Comune. Con quasi nessuna possibilità di incidere. Se vince Masselli sarebbero due i consiglieri M5s e questo già cambia la musica.

QUI MASSELLI.
Il candidato in vantaggio nel ballottaggio (quasi 36% di consensi personali e oltre 38 con le sue liste) ha bisogno di consolidarsi e questo può fare cancellando la patina di stanchezza che aveva mostrato la scorsa settimana.
Ecco a voi quindi il nuovo Masselli che gira la città con dieci giovani, non porta volti vecchi, afferma di voler dare voce a quelle forze della città che non si sentivano rappresentate nella giunta Latini.
Quindi chiarirà che non intende fare un Latini bis, anzi vuol essere un innovatore ma in grado di dare subito frutti per tutti. Sapendo su quali leve agire e su quali risorse contare.
Riuscirà a far passare il suo nuovo messaggio? Vedremo. Certo se ce la fa, mette un’ipoteca sulla vittoria finale.
Certo già è lì a chiedere alla Cgil (e a tutti i sindacalisti ternani) se punta ad avere l’Accordo di programma da un miliardo per la città o dar seguito a qualche piccola ritorsione.
Dai sanitari di tutti i livelli e ai cittadini pazienti vuol sapere se li rassicura di più l’impegno a fare più in fretta possibile il nuovo ospedale oppure cambiare una mattonella al Pronto soccorso.
Come Bandecchi, Masselli ha poi i problemi di piccolissimo cabotaggio con i maghi (e le maghette) dispensatori di veleni ad uso interno, in Fdi ma anche in Fi. E poi ha, come riferimento, assessori regionali di centrodestra che hanno inciso zero (almeno in positivo) sulla campagna elettorale. Giocoforza dovrà metterli davanti alle loro responsabilità se non vuol vanificare il suo pur rilevante vantaggio.

QUI SINISTRA. Dopo aver aperto il “vaso di Pandora” Bandecchi per non essersi alleati, chissà che gli ottimi candidati Kenny, Fiorelli, Cianfoni non si mettano insieme per controfirmare le parole della Marina Sereni, farne un appello agli elettori e far ripartire da qui l’opposizione democratica a Terni e in Umbria.

Cgil e Bandecchi, un amore grande grande

Figli sugli spalti e genitori in campo per promuovere le donazioni di sangue