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Verso il ballottaggio/ Bandecchi, primo segno di debolezza: ora vuole il sindaco Latini con lui. Masselli, nuova strategia

SPOTLIGHT DI MARCO BRUNACCI | L’alfiere del cambiamento cerca il sindaco uscente – esempio della «vecchia politica cattiva per Terni» – per portarlo nella sua Giunta. Cosa sta succedendo? Dall’altra parte: Masselli congela i vecchi volti e punta su 10 giovani per spiegare il cdx di governo e le risorse che porta in città

di Marco Brunacci

TERNI – Terni, ballottaggio appassionante. Ogni tanto Umbria7 farà il punto.

Situazione al sesto giorno del confronto:

QUI BANDECCHI. Il ciclone Bandecchi ha avuto un rovescio sportivo (la pesante contestazione dei tifosi), ma il suo ottimismo è intatto. Però in due interviste ha spiegato che Terni è solo il suo primo passo verso l’Italia e l’Europa. In una dichiara: «Sono in un quartiere rosso. Cerco solo voti a sinistra. Se Terni vuole salvarsi deve venire da me». In un’altra intervista invita il sindaco uscente Latini, del quale ha detto di tutto, a venire nel suo partito, Alleanza popolare, e addirittura a entrare nella Giunta che farà se vince.

Così però l’esplosivo presidente della Ternana – dicono raffinati esegeti di campagne elettorali – mostra per la prima volta debolezza. Finora ha avuto il vento in poppa, ha imparato i tempi e i modi e gli argomenti tranchant dal Grillo prima maniera (sperando che nessuno degli elettori ternani si ricordi di come Grillo sta finendo) ma ora deve trovare nuova spinta per le sue vele. Non è forse un segnale di debolezza battere i quartieri rossi e contemporaneamente chiedere al destro Latini, che è l’alfiere di tutto il male – da Bandecchi denunciato con vigore – della vecchia e fallimentare politica fatta a Terni (Latini era il sindaco mica l’usciere), di entrare nella sua Giunta? Non significa forse che all’orizzonte fa capolino qualche dubbio sulla sua travolgente – almeno così descritta da alcuni che sono però interessati – corsa verso palazzo Spada? E, dopo le due interviste, qui è legittimo anche un altro dubbio: Bandecchi chiede voti per cambiare la vecchia politica e la città o solo per vincere e poi vediamo cosa si fa?

QUI MASSELLI. Il candidato del centrodestra è sembrato a molti stanco, affaticato. Forse era così convinto che portare risorse come ne sono state viste a Terni (il decisivo Accordo di programma per le Acciaierie, la realizzazione in tempi brevi dell’ospedale nuovo, solo per dirne due) poteva bastare. Errore. Dicono stia pagando il non aver fermato l’invio delle bollette della Tari arrivate a diversi commercianti, che sarebbero tra i suoi principali avversari. Ma magari queste sono solo chiacchiere.

Ora però – raccontano – sta preparando il contropiede. Ha un gap di empatia con l’avversario? Gli rimproverano poco inclusività? Ha dietro a lui qualche figura da ancien régime un po’ arrogante? Pronti: dieci ragazzi gireranno con lui e spiegheranno il nuovo centrodestra di governo. D’ora in avanti vietati i vecchi volti, solo novità. Dialogo con tutti i ternani di buona volontà. E proprio tutti.

Questa almeno è la strategia, riuscirà nell’impresa? 

In più però, fino a oggi, Masselli poteva essere obiettivo inerme di Bandecchi in quanto esponente della vecchia Giunta. Adesso che Bandecchi ha chiesto a Latini di entrare nella sua di Giunta può sbizzarrirsi nell’affondare il colpo.

QUI SINISTRA. Il centrosinistra ternano ha la responsabilità storica di aver aperto il “vaso di Pandora” Bandecchi. Poteva andare al ballottaggio senza alcuna ansia, ma ha preferito perdere con Bandecchi non per colpa dei suoi candidati, ma per pura mancanza di lucidità. Ha fatto del 25% di Bandecchi (più un 3% di voto disgiunto dovuto ai maghi e maghette che distillano e distribuiscono veleni a destra) un risultato “fenomenale”. Stando a certe indiscrezioni pare che la stessa leadership intenda perseverare nelle sue scelte, sulla base di un’analisi che è semplicemente insensata come quella fatta sul voto: «Tanto Bandecchi dura 7-8 mesi» (e perché mai dovrebbe durare 7-8 mesi?). Così la leadership. L’elettorato di sinistra invece è ancora tutto da decifrare. Per questo Bandecchi fa la campagna elettorale porta a porta nel quartiere rosso. Al 25% che ha, sa di dover aggiungere molte forze nuove per vincere.

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