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Le ceramiche “Noi” di Città di Castello protagoniste al Festival di Cannes

La Producers without borders ha scelto la cooperativa tifernate per il lancio del premio “Ciak”

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Continuano le soddisfazioni per le ceramiche “Noi” con un nuovo riconoscimento al Festival di Cannes. Dopo le Nazioni Unite, che già da tre anni hanno scelto la cooperativa di ceramisti tifernate per la realizzazione del premio durante la serata evento sulla Croisette, anche l’associazione “Producers without borders” (Pwb) ha scelto la realtà tifernate per il lancio del nuovo premio “Ciak” consegnato come tributo simbolico al presidente e fondatore dell’associazione,  Kayvan Mashayekh.

L’associazione Pwb rappresenta una rete globale di leader nel mondo dello spettacolo e della finanza. Sono presenti con eventi in tutti i principali festival del cinema mondiali. Così hanno voluto presentare durante la consueta serata di gala a Cannes, il premio che poi verrà utilizzato per le varie categorie che l’associazione inizierà a premiare al Festival del Cinema di Venezia in settembre.

Dice Marco Brozzi, presidente della cooperativa: «Dopo l’ultimo anno davvero difficile, forse il più duro dalla nostra nascita, è con grande orgoglio che ancora una volta accogliamo una forte attenzione internazionale da associazioni così importanti; ci onora che persone di questo calibro scelgano “Noi” per premiare personaggi illustri nei loro eventi, l’anno scorso a scapito della crisi energetica pensavamo di non farcela e se non fosse stato per la nostra rete di sostenitori del mondo delle cooperative non saremmo qui oggi, per cui ci fa molto piacere poter riuscire a portare il nostro estro cooperativo nel mondo».

Cannes, come dice Brozzi, sta diventando «un po’ la nostra seconda casa, qui c’è una atmosfera unica, persone di ogni ambito si riuniscono per celebrare cause importanti non solo del Cinema ma anche del Sociale e della Comunità, per questo è importante esserci perché in quel piccolo lembo di spiaggia ci transitano i più potenti della terra per cui ci onora poter riuscire a portare la nostra voce, la nostra storia e la nostra artigianalità a quel livello anche per sensibilizzare coloro i quali a volte possono fare le differenza in situazioni di crisi».

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