TERNI- «Ho dato mandato di tagliare l’erba al Camposcuola dove oggi una bimba è stata morsa da una vipera». Nel primo giorno con la fascia tricolore, il 31 maggio nella sala consigliare di palazzo Spada, Bandecchi mette al corrente la cittadinanza della gravità dell’episodio confermando il suo impegno a «ripulire aiuole e parchi in dieci giorni». L’episodio, in realtà, ha riguardato un bambino di 11 e non una bambina, che è stato morso da una biscia e non da una vipera. Comunque sia la segnalazione è servita a far capire quanto insostenibile sia la situazione in città. «Le prime azioni che verranno intraprese riguarderanno la gestione del verde pubblico, intanto entro dieci giorni Terni sarà diversa» – ha dichiarato Bandecchi. Ma si sapeva. Non c’è stato giorno della sua avvincente campagna elettorale in cui si sia dimenticato di ribadire: «Come varco la soglia di Palazzo Spada metto mano io, personalmente, al verde». Tanto che ci si aspettava che la varcasse alla guida del decespugliatore con cui si era fatto fotografare. «Invece con la prima delibera la giunta Bandecchi scarica sui cittadini la gestione del verde pubblico» – commentano i Cinque Stelle. Francesco Filipponi (Pd): « Il regolamento per la gestione dei beni comuni, da me proposto ed approvato nel 2015, era nato con uno spirito diverso, ovvero quello di far partecipare alla gestione di tali beni, i cittadini in ottica sussidiaria». La neo assessora Mascia Aniello, nel dare la notizia della scelta di risolvere l’annosa questione per mezzo di patti di collaborazione con cittadini attivi, famiglie, associazioni, dice: «E’ vivo interesse di questa amministrazione e dell’intera città assegnare in gestione le aree verdi, in un’ottica di sussidiarietà, per la loro massima valorizzazione e cura consentendo a tutti la libera e sicura fruizione collettiva di aree finalmente sottratte alla trascuratezza, all’abbandono e, talora, alla criminalità». Intanto il 7 giugno, a Terni, il verde è “sempre più blu”. E i decespugliatori spenti.







