in , ,

Sanità a sorpresa: l’Umbria prima in prevenzione e sesta Regione in Italia per l’area ospedaliera

SPOTLIGHT DI MARCO BRUNACCI | Il Ministero della Salute ha reso nota la classifica dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e la Regione è più che sufficiente in tutto anche se soffre un po’ nell’area distrettuale (si piazza al centro della graduatoria). Bocciate sette regioni

di Marco Brunacci

Sorpresa: la sanità dell’Umbria è la prima Regione in Italia in quanto a prevenzione. È onorevolmente sesta nell’area ospedaliera. Soffre un po’ ma comunque è a controclassifica nell’area dell’assistenza distrettuale.

Quando si dice che la sanità umbra non funziona come dovrebbe, di qualche numero comunque si deve tener conto.
Le cifre alle quali facciamo riferimento si riferiscono al 2021 (post pandemia, nel 2022 ci potrebbe essere perfino qualche miglioramento) e sono il risultato del monitoraggio compiuto dal Ministero della Salute sui Lea, Livelli essenziali di assistenza.
Per la prevenzione la sanità umbra è al top delle Regioni italiane con 91,97 su 100 (qualche centesimo di punto ha in più la Provincia autonoma di Trento, che è Provincia e ha i vantaggi dell’autonomia). Ed è davanti alle altre due regioni storicamente “rosse” (Emilia Romagna e Toscana), segno che da decenni qui sulla prevenzione si è investito, ma certamente l’ultimo governo ha saputo mantenere quello che c’era da mantenere e aggiornare il resto.

Una riflessione va fatta sull’area distrettuale: è una debolezza altrettanto storica dell’Umbria e che però, comunque, vede la Regione in una posizione dignitosa al centro della classifica, che indica come sufficiente il range che va da 60 a 100 (Umbria al 73,64). E questo range – va sottolineato – non viene centrato, in tutte e tre le aree, da ben 7 regioni in Italia e non solo al sud (Valle d’Aosta). La sanità territoriale deve essere rafforzata e resa più operativa, mentre il dibattito si fa sempre sugli ospedali.
Eccoci ora all’area ospedaliera: l’Umbria (con 82,31 su 100) è dietro ai giganti del nord, ma mantiene, in ognuno dei parametri presi in considerazione, un buon margine rispetto alle altre Regioni, margine che diventa divario netto con quelle del sud, ma soprattutto in ogni caso ottiene una larga sufficienza, tranne che in ortopedia rispetto agli interventi su over 65enni con diagnosi al collo del femore. Anche qui necessaria una verifica.

carabinieri Norcia

Alla guida senza patente e in stato di ebbrezza: denunciato un 42enne

paradriving

Paradriving Tour Cortona-Assisi verso il rush finale