TERNI – Una volta si diceva: «No siamo mica al bar»! Ora, dopo il lunedì (28 agosto) di fuoco e fiamme, anche i bar si sentono superiori all’assemblea di Palazzo Spada. Sono davvero finiti i tempi in cui il consiglio comunale era il punto più alto della vita democratica della città. E il sindaco il cittadino primo fra tutti. Le istituzioni come esempio di virtù, di comportamento, di senso civico. A Terni centro è comparso il manifesto della superiorità morale dei bar. Un gestore invita i propri clienti a non trascendere, a comportarsi bene, perché: «Qui non siamo in consiglio comunale». Insomma l’assemblea civica di Terni è diventata quello che una volta erano i luoghi definiti con parole tipo postribolo. O più semplicemente “casino”.
