A. P.
TERNI – «E’ buona regola, in consiglio comunale, permettere a tutti i consiglieri che chiedono la parola di parlare per i tre o i cinque minuti a loro disposizione. Senza essere interrotti o disturbati, qualsiasi cosa venga detta». A poche ore dalla fine della seduta del 28 agosto, il sindaco Bandecchi dal suo ufficio in piazza Ridolfi, ricorda anche chi gli ha insegnato la buona norma: «Lo ho imparata al primo consiglio comunale dall’allora presidente Marco Celestino Cecconi, tanto è vero che ho ascoltato tutte le eresie dell’opposizione in religioso silenzio, stamani, nonostante trovassi assurdo essere messo sull’attenti per la mancanza dei vigili urbani, dopo cinque anni in cui la giunta di centrodestra ha solo fatto diminuire il numero dei vigili di circa 15 unità».
«Detto ciò, come dimostrato dalle immagini che frettolosamente ma fortunatamente sono state fatte girare, il consigliere Cecconi e il consigliere Masselli, prima hanno iniziato a rimbrottare finche Cecconi si è alzato in piedi inveendo contro di me, che sono il sindaco, tanto che più volte lo ho invitato a sedersi come si fa in democrazia. Anche il presidente del consiglio lo ha invitato a sedersi. E dato che il consigliere Cecconi non si sedeva ho pensato bene di andare ad invitarlo a sedersi». «Ora, tutti pensavano che lo avrei preso a schiaffi – sottolineando più volte pensavano, Bandecchi a Umbria7 – hanno tentato di fermarmi. Quando mi hanno lasciato, capendo che non avrei preso a schiaffi il consigliere nonostante parole “pagliacci, criminale, delinquente” provenissero dai banchi di opposizione, io mi sono avvicinato e in maniera educata e gentile, senza toccarlo, gli ho detto che la prossima volta gli spacco la testa nello scranno. Poi sono tornato a sedermi. Detto ciò, ritengo di avere ragione».