A. P.
TERNI – Le rotatorie (già due), i lampioni, la vigilanza privata e, a quanto pare, il PalaTerni. Le operazioni finanziarie dell’università di Bandecchi a favore del sindaco Bandecchi iniziano ad essere parecchie. «Ma la città non è in vendita» – chiarisce il centrodestra unito. «Troppi annunci, troppo poche azioni collegate, baggianate anche sull’asfalto buono o cattivo, e promesse elettorali come il Verdi alla Poletti, lo stadio e la clinica, franate». Anche l’annuncio, di stamane, sul Frecciarossa – qui interviene Ferranti (FI) – ha del fantastico. Come è possibile dire che farà scalo a Terni se a Giuncano c’è solo un binario. Come potrebbe essere garantita l’alta velocità? A meno che, scusate, UniCusano non porti un suo binario o si metta a sponsorizzare anche la rete delle Ferrovie di Stato». Cinzia Fabrizi (FDI), durissima: «Negli ultimi 15 abbiamo visto un sindaco offensivo nei confronti della minoranza. Ha dichiarato di essersi dovuto assentare dall’aula consigliare per non ascoltare le minchiate della minoranza. Ha anche fatto mettere a verbale se le minoranze continuano a rompere le a palle “avete capito come mi comporterò” (il riferimento era alla scena da far west, ndr). Ma noi continueremo a svolgere il nostro ruolo anche se il sindaco considera tutto ciò una “rottura di palle”».
Elena Proietti (FDI), ironica: «Terni un laboratorio creativo e i ternani cavie. A posto». Sull’idea di laboratorio aveva parlato abbondantemente Bandecchi in persona alla Zanzara su Radio 24. Il sindaco vulcano ha lanciato lì l’idea di una città laboratorio legalizzando anche le droghe leggere e la prostituzione. Poi ancora una dichiarazione straordinaria : ha affittato da Salini il palazzetto dello sport, cioè lo ha preso in locazione una società che fa campo a lui.
E ancora che tornerà presidente di Unicusano. Ma l’opposizione non si ferma. «Noi – Marco Cecconi, Elena Proietti e Cinzia Fabrizi (FDI), Devid Maggiora (Lega), Francesco Ferranti (FI) – andiamo avanti, non ci facciamo intimidire». Ci convocano una conferenza stampa, per gridarlo pubblicamente.
«A noi interessano questioni cruciali come l’accordo di programma Ast, il nuovo ospedale, il trasporto pubblico locale. Lasciamo ad altri le questioni personali che attengono alla dialettica digitale e vengono ‘usate’ per distrarre le persone dai veri temi». E’ Marco Celestino Cecconi a parlare. Il consigliere di FDI spazia dall’asfalto ai canoni idrici: «La richiesta di 100 milioni è stata bocciata per ragioni tecniche e amministrative dalla Regione e neppure presa in considerazione da Enel. Chi fa i fatti, per ora, è la Regione Umbria che li porterà da 1,5 a 3 milioni di euro». Poi torna sulla situazione che si è venuta a creare: «Terni non è abituata a un sindaco che offende con i suoi video e un vice che fa lo stesso. Non ce lo meritiamo questo scadimento».