DI MARCO BRUNACCI
PERUGIA – La governatrice Tesei ricomincia la stagione andando all’assalto di Schillaci. Il ministro della salute entro metà settembre, al massimo entro il 20, incontrerà la presidente dell’Umbria con due temi sul tappeto.
1. L’ospedale di Terni. Tesei confermerà che l’Umbria è in grado di mettere sul tavolo 100 milioni di euro, soldo più soldo meno, per iniziare il faticoso iter per la realizzazione della nuova struttura, per fare la quale servono da 8 anni in sù (altro che 8 mesi per cominciare, seconda la nota battuta di un sindaco burlone).
Schillaci deve trovare un’altra settantina di milione se si sceglie la strada del project financing, d’intesa con un privato.
Se si sceglie la strada della struttura tutta pubblica è ragionevole immaginare che Tesei chiederà a Schillaci di trovare risorse statali per l’intero importo, quindi oltre 300 milioni.
Ma è chiaro che la Regione vuole una chiara accelerazione sulla struttura ternana. Non si può più aspettare.
2. I 150 milioni che mancano al bilancio sanitario dell’Umbria.
Tesei va da Schillaci forte per aver chiuso il suo bilancio sanitario come terzo migliore in Italia.
Ma anche forte per aver scelto di mantenere la sanità umbra pubblica per oltre l’88% (come confermato dal Piano dei fabbisogni).
Per reggere l’impatto dei costi, facendo anche solo il conto dell’inflazione, per andare avanti senza tagliare servizi (ma solo razionalizzando laddove si può), servono 150 milioni in più all’anno da parte del Governo nazionale.
Finora su quest’ultima questione si è passati di rinvio in rinvio. Ora non si può più.