di Marco Brunacci
PERUGIA – Il focus Tesei sulla famiglia. L’ha detto e ripetuto. E fa quel che si può: le famiglie di altri 200 neonati dell’elenco della richieste arrivate in Regione si uniranno ai primi mille. Avranno
500 euro, una tantum. Finanziati con i risparmi dei fondi destinati alla presidenza della giunta regionale.
In questo modo non si cambia la vita di nessuno, ma si danno due eccellenti segnali.
1.Il pubblico (I care) si preoccupa dei neonati, prova a dare una mano e chiede a tutti di riflettere su quanto sia terribile una società con così pochi bambini.
2.Manda in rete il segnale che il pubblico può spendere meno e meglio se si dà obiettivi in cui crede. Che poi è il “populismo” che piace a tutti.
La presidente della Giunta regionale, nella nuova versione finalmente da leader politico, grinta e pugni sul tavolo, ha anche strigliato l’assemblea legislativa: “Abbiamo messo in campo interventi per la famiglia che non sono più bonus ma sono strutturali. Ora va fatta la legge sulla famiglia”.
L’oppositore corretto Andrea Fora qualche giorno fa ha ricordato che in Aula c’è da mesi la sua proposta di interventi a favore delle famiglie. Accanto alla sua anche quella della Lega.
Quanto ci vorrà mai a mettersi intorno a un tavolo e partorire un testo comune?
Quando ci sono temi condivisi e questioni di evidenza sociale come è possibile che non si trovi un’intesa non nei secoli dei secoli, ma in tempi rapidi?
Non è forse questo che chiedono i cittadini per tornare ad avere la stima, in larga perduta, nella classe politica?