DI ALESSANDRO MINESTRINI
UMBERTIDE (Perugia) – Lo sport come strumento di inclusione. Ha visto la luce nelle scorse settimane il progetto SportAbility, rivolto ai bambini con autismo e che fa del judo lo strumento di integrazione per eccellenza. Questo importante servizio vede unite la Usl Umbria 1 e il Kodokan Judo Fratta, in collaborazione con la cooperativa Asad. Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro, svolto nella sala Tevere del municipio che è servito anche ad annunciare gli impegni del sodalizio judoka umbertidese in questa stagione agonistica, iniziata con l’avvio degli allenamenti nella nuova sede ricavata all’interno della palestra della scuola elementare Di Vittorio dopo anni di attesa.
Alla presentazione hanno preso parte il presidente del Kodokan Judo Fratta, Mirco Diarena, la dottoressa Linda Betti, psicologa e psicoterapeuta della Usl Umbria 1, il vicesindaco di Umbertide, Annalisa Mierla, l’assessore comunale allo sport, Lorenzo Cavedon, il presidente della seconda commissione consiliare, Luca Santinelli e il campione Michele Milli, che proprio nei giorni scorsi è stato nuovamente convocato dalla Nazionale paralimpica di judo per un importante impegno che si svolgerà a Belluno a fine mese.
A esprimere la propria soddisfazione è stato il presidente Diarena: «La nostra palestra è stata scelta della Usl Umbria 1 per ospitare il progetto SportAbility rivolto ai ragazzi con difficoltà cognitive e che si avvicinano allo sport e alle arti marziali in particolare. Siamo veramente orgogliosi di ospitare questi bambini e di vederli sorridere e giocare con i loro coetanei. Sempre per quanto riguarda il discorso delle abilità speciali, vogliamo segnalare una nuova convocazione per il nostro campione Michele Milli con la Nazionale italiana di judo paralimpico».
A spiegare il funzionamento del progetto è stata la dottoressa Betti: «Questo è un progetto che abbiamo e pensato insieme alla cooperativa Asad e riguarda lo sport per i bambini con neurodiversità. Tutto questo significa e un nuovo modo di sperimentarsi con gli altri, attraverso contatti. Per i bambini con lo spettro dell’autismo soro sono importantissimi e significativi. Ricerche scientifiche hanno dimostrato come il judo sia uno degli sport maggiormente indicati perché è principalmente non verbale e fa sperimentare diversi modi di contatto tra le persone. Ogni martedì, insieme a tre operatori, portiamo sette bambini a fare sport. Questo è un passo fondamentale per una vera e propria inclusione sociale».
La vicesindaco Annalisa Mierla, ha parlato di «un progetto importantissimo verso il quale il Comune darà in futuro il proprio contributo. Colgo l’occasione per ringraziare il maestro Diarena, Michele Milli, tutti i maestri, i ragazzi del Kodokan e i loro genitori. Vedere una sala così piena di bambini è semplicemente meraviglioso».
Per l’assessore Cavedon questa realtà nata in casa Kodokan «può diventare un esempio per tante altre società sportive del nostro territorio. Come assessore allo sport sono veramente contento di questo progetto. L’auspicio è che la collaborazione tra l’amministrazione comunale e il judo locale possa essere più forte che mai».
A raccontare i suoi impegni in azzurro è stato il campione Michele Milli: «Lo scopo di questo raduno è di far conoscere la pratica del judo paralimpico e di avvicinare a questa disciplina i bambini che hanno problemi visivi. Sono appuntamenti itineranti che si svolgeranno in tutta Italia e che continueranno nel 2024. Sono orgoglio e fiere di far parte di questo progetto».
Inoltre, dal presidente Diarena sono stati elencati i principali appuntamenti che attendono il Kodokan Fratta. In questo fine settimana, i judoka umbertidesi saranno impegnati a Riccione nel campionato nazionale Csen. torneremo sul tatami, dopo un triennio, con i bambini di cinque anni. Novità anche per i più piccoli, con la gara di Spello riservata ai bambini di cinque anni. Da segnalare inoltre il piazzamento da appalusi per Maddalena Cardinali, che si è aggiudicata l’undicesimo posto ai campionati italiani di A2.