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Tra derby e playoff, il Perugia e l’insostenibile leggerezza dell’essere

GRIFOLANDIA di FRANCESCO BIRCOLOTTI | Dopo il trionfo dei 55 punti conquistati ai grifoni si chiedono gli ultimi sforzi in un crescendo di emozioni al cospetto di un’ottima Ternana e con il Frosinone nel mirino

di Francesco Bircolotti

PERUGIA – Cuore e ragione, sogni e realtà, ansie e certezze, orgoglio e passione. Opposti che si attraggono, stati d’animo contrastanti ma “conviventi”. In una perifrasi, quell’insostenibilie leggerezza dell’essere legittimata da ogni vocabolario che si rispetti con la declinazione di quell’aggettivo secondo cui è “insostenibile ciò che non è possibile difendere sul piano della correttezza logica e della validità delle argomentazioni”.

Abituati da queste parti ad altri Milan, scrittori comunque di pagine memorabili (Rapajc, per chi non lo avesse capito), ci perdonerà il più celebre Kundera, oggi ultranovantenne, se prendiamo in prestito il titolo del suo fortunato romanzo (citato in musica anche da Antonello Venditti) per applicarlo al turbine di sensazioni, anche illogiche e contraddittorie, che il vecchio Grifo si appresta con non pochi patemi a vivere negli ultimi 180 minuti della Regular Season della serie B. Certo, qui non si parla degli intrighi tra due coppie di amanti ambientati nel ’68 praghese, ma di sicuro di base prevalgono due aspetti ricorrenti e non casuali: l’amore, di una tifoseria intera per la sua squadra di calcio e di un allenatore per il suo lavoro e per i suoi ragazzi; e la leggerezza dell’essere citata, perché se da una parte c’è appunto il “leggero” sentirsi sereni e felici per quel traguardo di 55 punti raggiunti contro ogni più ottimistica previsione (con salvezza in tasca da tempo e più di un senso in pugno per il finale di stagione), dall’altra c’è il peso appunto “insostenibile” di dover non deludere le apettative di vincere la partita dell’anno sul campo della rivale Ternana e, possibilmente, di accedere alla fase supplementare del campionato che potrebbe rafforzare i sogni di gloria.
Eccoli i controversi tormenti del Perugia a poche ore, al massimo giorni, dallo scoprire il suo immediato futuro, mentre quello più realistico e proiettato nel tempo – a prescindere dagli esiti finali – parla già di seria e solida progettazione con il rinnovo di Massimiliano Alvini e quel processo di crescita ben avviato a livello di mentalità collettiva nella squadra, indipendentemente da quanti attori effettivi rimarranno dalle parti di Pian di Massiano. Perché se è vero che vincere e arrivare lontano è un desiderio umano è incontrovertibile che sarebbe un mediocre, per usare le testuali parole del tecnico di Fucecchio, chi dovesse restare deluso se quei desideri non venissero realizzati. In soldoni: al di là della legittima importanza che può avere una straregionale per tutti i tifosi, non sarebbe una partita a cancellare l’esaltante cammino stagionale di Burrai e compagni, così come l’arrivare secondi nel testa a testa finale a dispetto dell’avvantaggiato (solo in fatto di punti) Frosinone per poter partecipare agli spareggi che valgono la serie A non andrebbe a inficiare il fatto che questa squadra, partita solo per ottenere una tranquilla salvezza, ha saputo fare decisamente di più pur con un allenatore semisconosciuto (ma solo alla piazza), una squadra nuova per il 70%, qualche carenza caratteriale e strutturale a cominciare dall’esiguo “parco centravanti” (stante la comunque positiva stagione di De Luca), tanti errori sotto porta e qualcuno di troppo in quella difesa che comunque è la seconda del torneo per numero di gol subiti e, infine, pur con il percorso condizionato dalla incapacità (ci ostiniamo a non voler parlare di malafede) di arbitri che faticherebbero anche in categorie inferiori.


Tutto ciò premesso, è inevitabile che ora la scena se la prenda “la madre di tutte le battaglie”. In un “Liberati” come sempre infuocato, i grifoni troveranno una delle squadre più in forma del momento, partita per vincere ma talvolta presa a schiaffi dalle avversarie tanto da non poter più risalire la china in tempo per partecipare agli intrecci proposti dal calendario per la lotteria della corsa ai Play-Off. “Una Ternana fortissima”, confidava agli amici già lunedì sera dopo la vittoria sul Parma (quasi eroica, viste le tante assenze e i milioni spesi – malamente – dai ducali emiliani, e fondamentale per restare in corsa) il perugino Alvini parlando del gruppo del collega Lucarelli, prima di ribadirlo nella conferenza stampa pre-derby”. E per fortuna che a fronte della persistente emergenza in difesa, il tecnico perugino è in grado di ritrovare il 50% degli attaccanti che erano stati messi in fuorigoco dalle squalifiche. Ma è chiaro che in una partita così ogni schema, al pari di logica e previsioni, è destinato a saltare. Saranno 90 minuti e forse più di fuoco con 22 gladiatori in campo pronti a tutto pur di soddisfare le rispettive tifoserie. I presupposti per un grande spettacolo insomma ci sono tutti; nell’attesa, ad ogni protagonista e ad ogni tifoso buona “insostenibile leggerezza dell’essere!”.

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